Prostituzione, avvocato e dipendente pubblico arrestati a Caltanissetta - QdS

Prostituzione, avvocato e dipendente pubblico arrestati a Caltanissetta

redazione web

Prostituzione, avvocato e dipendente pubblico arrestati a Caltanissetta

mercoledì 10 Giugno 2020

Avevano affittato appartamenti da ignare famiglie e li subaffittavano a prezzi altissimi a sudamericane. Ai domiciliari anche un factotum di 78 anni che aveva rapporti sessuali con le "ragazzine" e la moglie del dipendente, commesso della Procura, che, secondo gli investigatori, esercitava anch'essa

Quinto indagato faceva autista. Affittavano case a sudamericane

Un giro di prostituzione di cui facevano parte un avvocato e un dipendente pubblico è stato scoperto a Caltanissetta dai Carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Graziella Luparello nei confronti di quattro uomini e una donna accusati, in concorso, di favoreggiamento e sfruttamento.

240 euro a settimana per una stanza

L’organizzazione subaffittava camere da letto, a prezzi sproporzionati rispetto a quelli di mercato – a 240 euro a settimana -, a donne sudamericane che si prostituivano.

L’avvocato arrestato si chiama Sandro Valenza e ha 49 anni, posto ai domiciliari con Antonino Comunale, di 78 anni e con i coniugi Vincenzo Riccobene, 54 anni, commesso della Procura, e Adriana Maria Toro Graviria, 38 anni, colombiana.

Per Francesco Vittorioso, di 52 anni, considerato l’autista dell’organizzazione, è scattato invece il divieto di dimora e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

I coniugi Riccobene erano al centro dell’organizzazione: mentre lui vive in casa della madre lei viveva in un appartamento alla Cittadella, quartiere bene della città, dove insieme ad altre ragazze sudamericane, secondo la ricostruzione degli investigatori, esercitava l’attività di prostituzione.

I due avevano preso in affitto l’appartamento da una famiglia nissena ignara di quanto accadeva al suo interno.

Un Carabiniere si è finto cliente

Le indagini sono partite dall’intuizione di un sottufficiale dei carabinieri che aveva visto un annuncio telematico.

Il militare, fingendosi un cliente è entrato nell’appartamento alla Cittadella, dove è stato accolto da una sudamercana che aveva subito fatto presente che la prestazione sarebbe costata cinquanta euro.

Immediatamente hanno fatto irruzione gli altri militari dell’Arma. In quella casa oltre all’arrestata Adriana Maria Toro Graviria, e alla donna che aveva aperto la porta, si trovavano un giovane cliente e un’altra colombiana, tutte con indosso la sola biancheria intima.

Il settantottenne e la ragazzina

L’avvocato Valenza, secondo secondo quanto emerge dall’ordinanza del gip, si avvaleva sistematicamente della collaborazione di Comunale, che su indicazione dello stesso avvocato andava a prendere le ragazze alla stazione dei pullman, riscuoteva anche i canoni di affitto e non disdegnava, nonostante i suoi 78 anni, di intrattenere con loro rapporti sessuali.

In un’intercettazione telefonica Valenza dice a Comunale: “lunedì che io non ci sono, viene una ragazzina… Arriva alla stazione intorno all’una, due”. E a fine conversazione consigliava a Comunale, in ragione della giovane età della ragazza “di prendere delle medicine”.

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