“Proteste a Hong Kong sono diventate violenza” - QdS

“Proteste a Hong Kong sono diventate violenza”

redazione

“Proteste a Hong Kong sono diventate violenza”

sabato 10 Agosto 2019

Ambasciatore cinese a Roma: “Pechino non resterà a guardare”

ROMA – Le proteste contro la legge sull’estradizione a Hong Kong sono diventate “vere e proprie azioni di violenza” con caratteristiche “sempre più simili alle Rivoluzioni colorate”. L’ha detto ieri il nuovo ambasciatore cinese a Roma Li Junhua in un’inedita conferenza stampa per illustrare la posizione di Pechino su quanto sta accadendo nell’ex colonia britannica.

“Secondo la legge vigente a Hong Kong la polizia ha il dovere di tutelare tutte le forme di manifestazioni pacifiche, ma quello che è accaduto dal 9 giugno a Hong Kong non sono più manifestazioni pacifiche ma vere e proprie azioni di violenza”, ha accusato Li. “In particolare – ha aggiunto – dall’inizio del mese di agosto alcuni di questi manifestanti estremisti hanno utilizzato slogan forti, urlando di voler liberare Hong Kong e fare una rivoluzione epocale”. Queste dimostrazioni, ha proseguito “hanno preso le caratteristiche sempre più simili alle Rivoluzioni colorate”.

Il diplomatico ha detto che la Cina non ha intenzione di lasciare che Hong Kong precipiti nel caos e quindi se l’amministrazione della provincia semi-autonoma non riuscirà a gestirla “non resterà a guardare”.

Ha fatto proiettare immagini e foto che dimostrerebbero la violenza dei manifestanti contro la polizia, cittadini e la bandiera cinese. “Per questo – ha detto ancora – il governo centrale, il responsabile per l’ufficio affari di Hong Kong ha fatto diversi interventi negli ultimi giorni. E ha affermato molte volte che quello che occorre fare adesso è fermare il caos, la violenza e riportare l’ordine”.

L’ambasciatore si è augurato che “i manifestanti possano comprendere quali siano i canali giusti e non si lascino guidare da architetti misteriosi: scendere per strada con volti coperti e portare il caos non può essere considerata una manifestazione pacifica e non è considerato considerato così in nessun paese, anche in Italia. Un illecito. Anche nel diritto italiano si condannano le manifestazioni che portano alla distruzione della bandiera nazionale”.

Li Junhua ha ribadito che il governo centrale di Pechino sostiene la Chief Executive di Hong Kong Carrie Lam, che è da tre mesi nel mirino delle proteste filo democratiche innescate dal progetto di legge sull’estradizione.

“Massimo supporto e sostegno alla governatrice Carrie Lam e alla polizia di Hong Kong e piena fiducia nella polizia di Hong Kong”, ha detto il diplomatico, il quale ha affermato che i milioni di manifestanti scesi in piazza, sono una parte soltanto degli 8 milioni di hongkonghesi e ha parlato di “maggioranza silenziosa” che, secondo un sondaggio condotto prima della presentazione del progetto di legge, si sarebbe espressa a favore.

“Un punto importante è ascoltare la voce della maggioranza e la maggioranza sta iniziando a far sentire la propria voce e chiede ritorno alla stabilità”, ha affermato l’ambasciatore. “E, se continueranno a far sentire la loro voce, la situazione potrà rientrare”.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017