Il ministro per il Sud ha parlato anche di periferie e autonomia. “I problemi del Sud sono tanti, aiutatemi a risolverli”
PALERMO – “La priorità di questo governo è agire sulla fascia di età, 0-6 anni, partendo dagli asili nido. La scuola non può più essere lasciata sola, anche quando ce la fa con eroismo con gli stipendi scandalosamente bassi degli insegnanti, poi viene lasciata sola”. Così il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano ieri in visita a Palermo nella all’istituto comprensivo ‘Piersanti Mattarella’. Ad accogliere il ministro nella scuola la dirigente e il sindaco Leoluca Orlando.
Prima di raggiungere l’Istituto, Provenzano si è recato a Portella della Ginestra, in omaggio ai lavoratori assassinati il primo maggio del ‘47.
Provenzano ha parlato di scuola e del dramma della povertà educativa ma non ha fatto mistero del fatto che nel suo programma ci sono tanti altri temi: “I problemi del Sud sono tanti, aiutatemi a risolverli: la Questione meridionale oggi è soprattutto la questione femminile, dobbiamo liberare la partecipazione delle donne”, ha sottolineato il ministro. Tra le tante questioni da affrontare, c’è sicuramente quella meridionale, cioè relativa al divario Nord-Sud, senza dimenticare l’autonomia differenziata: “Gli investimenti nel Mezzogiorno – ha spiegato Provenzano – sono esattamente l’opposto dell’assistenzialismo, quando si è investito al Sud questo ha consentito all’Italia di compiere quel miracolo economico che è stato un insieme di politiche. Non ho voglia di continuare le polemiche col governatore Zaia, penso che quello che chiedeva lui spaccava il Paese, cioè di trattenere le risorse sul territorio del Veneto”. Lapidaria la risposta di Zaia: “Autonomia? Perché alla Sicilia sì e al Veneto no?”
Nel corso della sua visita, Provenzano ha incontrato anche la comunità Educante nel quartiere Zisa-Danisinni, Palermo e i lavoratori di Almaviva. Successivamente, si è recato a Palazzo d’Orleans dove ha incontrato il Presidente della Regione, Nello Musumeci.
