Provenzano, ancora disuguaglianze tra aree urbane e interne - QdS

Provenzano, ancora disuguaglianze tra aree urbane e interne

redazione web

Provenzano, ancora disuguaglianze tra aree urbane e interne

lunedì 20 Gennaio 2020

Secondo il ministro per il Sud, i divari territoriali non si riducono più soltanto alla frattura Nord-Sud, il primo vincolo da rimuovere per lo sviluppo, ma tra centri e periferie, città e campagne, aree urbane e aree interne.

“Le disuguaglianze si combinano e si sommano nei luoghi. I divari territoriali, in Italia, non si riducono più alla frattura storica tra Nord e Sud, che rappresenta il primo vincolo da rimuovere per lo sviluppo. Negli ultimi anni se ne sono consolidati altri: tra centri e periferie, tra città e campagne deindustrializzate, tra aree urbane e aree interne, al Sud come al Nord”.

Lo ricorda con un post su Fb il ministro per il sud Giuseppe Provenzano.

“Le aree interne rappresentano il 60% del territorio nazionale, ci vivono – sottolinea il ministro – oltre 10 milioni di persone, in paesi in via di spopolamento, lontani dai centri di offerta di servizi e di lavoro. C’è la grande questione dell’Appennino, la catena montuosa centrale che si sgretola, funestata da tragedie naturali, aggravate dal disinvestimento e dall’abbandono: un processo di marginalizzazione che produce contraccolpi anche nei luoghi in cui si concentra lo sviluppo”.

“C’è un tesoro nascosto – avverte Provenzano – non solo nel patrimonio di cultura, tradizioni, identità da preservare, ma anche di produzioni agroalimentari di qualità, sapienza contadina e capacità manifatturiera che ha un futuro”.

“Vengo da uno di questi luoghi, amo scoprirne altri, e nei prossimi mesi – informa ancora il titolare del Ministero per il Sud – ho chiesto a Franco Arminio, un poeta che conosce l’anima dell’Italia interna, di accompagnarmi in un viaggio che avrà molte tappe. Ieri e oggi sono stato in Emilia-Romagna, una Regione che ha creduto fortemente nella Strategia nazionale per le aree interne avviata da Fabrizio Barca. Coi sindaci e la cittadinanza attiva dell’Appennino Reggiano (dove fanno il parmigiano di montagna!) ho discusso di come accompagnare il loro impegno, introducendo una quota premiale nell’attribuzione dei 200 milioni di nuove risorse previste in Legge di Bilancio. In Valmarecchia abbiamo discusso di come semplificare e rafforzare la governance, per essere più vicini ai piccoli comuni”.

“Sono incontri di lavoro – conclude Provenzano – che mi serviranno a decidere nelle prossime settimane le modalità migliori per attribuire ai comuni che partecipano alla Snai (Strategia nazionale per le aree interne) i novanta milioni del fondo a sostegno delle attività artigianali e commerciali”.

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