Festa abusiva con 300 invitati, carabinieri multano organizzatore - QdS

Festa abusiva con 300 invitati, carabinieri multano organizzatore

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Festa abusiva con 300 invitati, carabinieri multano organizzatore

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domenica 10 Ottobre 2021

Passa parola sui social per un mega evento organizzato in un ex agriturismo, in barba alle norme anticovid, la multa è di 4 mila euro per l’organizzatore, è la sua seconda festa abusiva

Aveva organizzato una festa nei locali di un ex agriturismo con tutti gli ingredienti possibili: ingresso a 10 euro e probabile pubblicità e diffusione della notizia tramite i social. Peccato che l’organizzatore dell’evento, un 27enne di Quattro Castella (Reggio Emilia), non solo era sprovvisto di ogni autorizzazione, ma lo aveva fatto in spregio a ogni limite imposto dalla normativa d’urgenza connessa a contenimento della diffusione pandemica da Covid-19. È successo venerdì notte.

I carabinieri della locale
stazione sono intervenuti per effettuare i dovuti controlli all’interno del
locale dotato anche di un’area esterna verificando che era in corso una vera e
proprio festa che vedeva partecipare circa 350persone che sono risultate aver
fatto ingresso pagando il biglietto, senza esibire il green pass e peraltro
senza il rispetto del distanziamento previsto.

Verificata la situazione, i
carabinieri hanno proceduto quindi a identificare il responsabile dell’evento,
il quale è stato sanzionato amministrativamente, per un importo complessivo di
4.400 euro, per le mancate autorizzazioni e per le violazioni alle norme Covid.

I carabinieri hanno quindi
presidiato alle operazioni di deflusso dei giovani ponendo fine alla festa e
procedendo quindi alla chiusura dell’attività.

Lo stesso 27enne a fine dello
scorso mese era stato denunciato sempre dai carabinieri per altra festa non
autorizzata: in quel caso aveva organizzato l’evento al parco Lido di San Polo
con analoghe modalità: inviti, pubblicità e diffusione della notizia tramite i
social. Anche in quel caso non solo era sprovvisto di ogni autorizzazione, ma
lo aveva fatto in spregio a ogni limite imposto dalla normativa d’urgenza connessa
a contenimento della diffusione pandemica da Covid-19.

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