Quattro donne no vax partoriscono, gravissima una, neonata rischia vita - QdS

Quattro donne no vax partoriscono, gravissima una, neonata rischia vita

Quattro donne no vax partoriscono, gravissima una, neonata rischia vita

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mercoledì 22 Dicembre 2021

Quattro positive, tutte le no vax, hanno partorito in ospedale sotto anestesia. Tre sono ventilate con casco, una in intensiva in condizioni disperate. Grave la bimba, nata a 27 settimane.

Salgono a quattro le donne no vax, positive al Covid, che hanno partorito e si trovano in condizioni critiche all’ospedale Borgo Trento di Verona. A rischiare la vita anche una neonata.

Le loro condizioni di salute

Sono state fatte partorire con taglio cesareo, e quindi sotto anestesia: tre di loro sono ricoverate in terapia semintensiva e, secondo protocollo, sono ventilate con casco.

La quarta, una donna di 45 anni, trasferita dall’ospedale di Cattinata di Trieste molti giorni fa è invece in terapia intensiva e le sue condizioni sono ancora critiche, lotta tra la vita e la morte.

Un’intera famiglia no vax messa a dura prova dal Covid

La sua è una storia particolare: appartiene infatti a una famiglia no vax i cui componenti sono stati tutti contagiati: pochi giorni fa è morta, di Covid, la madre, di 68 anni, dopo un periodo di venti giorni di ricovero in terapia intensiva allo stesso ospedale triestino di Cattinara. Nel reparto pneumo Covid dell’ospedale giuliano, era stato trattato per lo stesso motivo – Covid-19 – anche suo marito. L’intera famiglia, infatti, si e’ rifiutata di farsi vaccinare. Così anche il marito della quarantacinquenne, che ha 38 anni, è rimasto contagiato e dunque anche lui ha dovuto trascorrere un periodo ricoverato a Cattinara.

Mamma e neonata a rischio vita

Le condizioni della figlia, che è insegnante, erano peggiorate in modo estremamente rapido attorno al 20 novembre e preventivamente dunque era stata quindi trasferita a Verona, dove era giunta ovviamente in codice rosso. Era stata portata al nosocomio triestino per una grave polmonite e per le forti ripercussioni dovute all’ipossiemia. La donna, che ha gia’ una figlia, rispondeva sempre meno alle cure e prima di essere trasferita le era stata riscontrata un’insufficienza renale oltre a un’infezione. Il trasferimento nella città scaligera era stato deciso percé in questo modo poteva essere sottoposta all’Ecmo: a Verona era gia’ stato trattato infatti un caso analogo.

Ora ha partorito una bambina ma in tempi estremamente prematuri, appena 27 settimane. La neonata, dunque, sebbene respirerebbe da sola e non sarebbe intubata, pesa soltanto un chilo circa.

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