Quelle arance insanguinate tra Catania e Siracusa, un fermo - QdS

Quelle arance insanguinate tra Catania e Siracusa, un fermo

redazione web

Quelle arance insanguinate tra Catania e Siracusa, un fermo

martedì 11 Febbraio 2020

Ha confessato il guardiano del fondo in contrada Xirumi in cui ieri sono state trovate uccise con colpi di fucile da caccia due persone. Una terza è gravissima in ospedale. Dietro l'assurda vicenda i frequenti furti d'agrumi

Una vicenda assurda, destinata a rinnovare le polemiche sulla “legittima difesa” voluta dalla Lega Nord, quella avvenuta in contrata Xirumi, tra le province di Catania e Siracusa.

Giuseppe Sallemi, di 42 anni, guardiano di un agrumeto, ha confessato di aver sparato con un fucile da caccia su tre persone che sospettava fossero dei ladri di agrumi.

A rimanere uccisi sono stati Massimo Casella, di 47 anni, e Agatino Saraniti, di 19, entrambi del quartiere catanese di Librino.

I loro corpi sono stati ritrovati dai familiari, preoccupati perché non erano tornati a casa.

Una terza persona, Gregorio Signorelli, di 36 anni, di Palagonia, nel Catanese, è ricoverata in gravissime condizioni nell’ospedale Garibaldi di Catania dopo esser stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico.

Signorelli, subito dopo esser stato ferito, aveva telefonato ai familiari che lo hanno portato in ospedale.

Sallemi, fermato dalla Squadra Mobile etnea, è stato interrogato per tutta la notte e stamattina, dopo aver confessato, è stato trasferito nel carcere di Catania.

“È stato eseguito dall’autorità giudiziaria il fermo del soggetto che ha ammesso di aver sparato e ha fornito la sua versione dei fatti” ha confermato la procuratore della Repubblica di Siracusa, Sabrina Gambino, parlando del duplice omicidio e del tentato omicidio avvenuto domenica notte in un agrumeto di contrada Xirumi, nel territorio di Lentini.

Secondo la ricostruzione del sostituto procuratore Andrea Palmieri, che ha coordinato le indagini, Casella, Saraniti e Signorelli, si sarebbero recati nelle campagne al confine tra le province di Siracusa e del capoluogo etneo per rubare arance. E nella zona è stato ritrovato anche un furgone carico di agrumi.

I tre, secondo questa ricostruzione, sarebbero stati sorpresi dal guardiano del fondo che, dopo un alterco, avrebbe esploso diversi colpi con un fucile da caccia che è stato sequestrato dagli agenti della squadra mobile di Catania.

La Procura di Siracusa ha disposto l’autopsia, che potrebbe essere eseguita domani.

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017