Ragusa-Catania, entro due anni la prima pietra - QdS

Ragusa-Catania, entro due anni la prima pietra

Stefania Zaccaria

Ragusa-Catania, entro due anni la prima pietra

martedì 26 Novembre 2019

Sabato, prima a Catania e poi a Ragusa, il vice ministro Giancarlo Cancelleri ha annunciato l’avvio dell’opera. Sarà l’Anas a realizzare il raddoppio di carreggiata dell’autostrada, sarà pubblica e senza pedaggio

RAGUSA – Entro due anni e mezzo la Ragusa-Catania diventerà realtà, sarà pubblica e senza pedaggio. Dopo gli innumerevoli ritardi accumulati nei decenni, un annuncio del genere sembra follia ma è proprio quello che ha detto sabato il vice ministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri.

Prima a Catania, poi a Ragusa, l’esponente del governo nazionale ha ribadito il concetto: l’arteria tanto attesa dalla Sicilia sud-orientale si farà e l’opera sarà inserita nella lista delle opere strategiche di interesse nazionale previste dallo Sblocca-cantieri.

“Stiamo lavorando perché l’opera – ha sottolineato il vice ministro Cancelleri durante la visita – possa realizzarsi nel minor tempo possibile e la strada del commissariamento è quella giusta per arrivare alla posa della prima pietra rapidamente, ovvero in tempi più ragionevoli rispetto a quelli ordinari. Il tavolo di oggi è la dimostrazione che abbiamo messo in piedi un’interlocuzione istituzionale pacata e seria, composta da soggetti che dovranno lavorare tutti insieme per un unico obiettivo. Ci aggiorneremo già dopo il 30 novembre, quando ci sarà la riunione del Dipe (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e faremo il prossimo incontro di nuovo a Ragusa dove esamineremo in dettaglio tutte le circostanze dell’opera che dev’essere realizzata.

Condivido inoltre l’approccio di Anas – ha detto il vice ministro – che propone l’avvio di otto lotti per l’opera. Nel momento in cui la strada sarà interamente finanziata dal Cipe che approverà il progetto, otto lotti, con cantieri che lavoreranno in contemporanea permetteranno di restituire al più presto l’opera ai cittadini. Questo, secondo me, è il miglior modo.

Importante anche l’impegno della Regione Siciliana che con 217 milioni di euro parteciperà alla realizzazione dell’opera, che complessivamente vale circa 800 milioni di euro di cui già 400 stanziati. Entro la fine dell’anno puntiamo a fare finanziare per intero l’intervento”.

Sarà l’Anas a realizzare il raddoppio di carreggiata dell’autostrada, interamente con fondi pubblici, senza partner privati. Niente project financing, quindi. I proclami del ministro sembrano realistici ma lo scetticismo rimane tra i cittadini e tra le istituzioni. “La Ragusana è purtroppo l’esempio di quando le opere infrastrutturali si raccontano e annunciano per anni, senza però concretamente farle – ha aggiunto Cancelleri -. Mi rendo conto che stiamo parlando di quest’arteria stradale fondamentale da più di 40 anni e ancora non si è mossa una sola pietra. Adesso però siamo davvero vicini: il mio primo obiettivo è portare a termine la fase di assegnazione delle somme per la realizzazione della Ragusa-Catania attraverso la delibera Cipe. Tutto ciò voglio farlo entro la fine di questo anno.

Nel prossimo incontro spero di poter portare la delibera Cipe approvata per poter festeggiare finalmente una vittoria di tutto il territorio”.

Chissà se il vice ministro Cancelleri sarà l’ultimo politico a parlare della Ragusa–Catania o se sarà l’ennesimo annuncio senza seguito. I propositi, anche stavolta, sembrano esserci tutti e ci sono anche delle date ben precise: il 27 novembre si terrà una riunione del Cipe per gli ultimi pareri e autorizzazioni, il 9 dicembre il pre-Cipe per cambiare il soggetto attuatore dell’opera e il 20 dicembre il Cipe per l’approvazione del progetto esecutivo e del finanziamento. Non rimane, quindi, che attendere gli sviluppi dell’iter sperando, ancora una volta, che non si tratti solo di annunci fini a se stessi.

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