Razzismo, azienda del bresciano, "No a corrieri di colore" - QdS

Razzismo, azienda del bresciano, “No a corrieri di colore”

redazione

Razzismo, azienda del bresciano, “No a corrieri di colore”

giovedì 04 Luglio 2019

La disposizione tassativa "pena l'interruzione di rapporto di fornitura con la vs Società" contenuta in una email. Gli "unici nazionalità straniera accettati saranno quelli dell'est". Tace il sindaco leghista

“Chiediamo tassativamente, pena l’interruzione di rapporto di fornitura con la vs Società, che non vengano più effettuate consegne utilizzando trasportatori di colore e/o pakistani, indiani o simili” è il testo della email inviata da un’azienda del Bresciano, la Chino Color Srl di Lumezzane, il 21 giugno scorso, a tutti i suoi fornitori, come riportato oggi dal Giornale di Brescia.

La mail, che ha per oggetto “comunicazione importante”, prosegue con prese di posizione dichiaratamente razziste: “Gli unici di nazionalità estera che saranno accettati saranno quelli dei paesi dell’est, gli altri non saranno fatti entrare nella nostra azienda né tantomeno saranno scaricati”.

La mail della Chino, un’azienda nata nel 1929 e che ha sede in via Alessandro Manzoni a Lumezzane, nel bresciano, non è piaciuta alla Dtm-Dterchimica, azienda di Torbole Casaglia che fornisce prodotti e servizi di pulizia professionale, che ha risposto spiegando sostanzialmente che l’unico criterio di valutazione preso in considerazione è la professionalità dei lavoratori e non la loro nazionalità.

Le Avvocate di WildSide Cathy La Torre segnaleranno l’episodio all’Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni, rendono noto i Sentinelli di Milano, che invitano chi li segue a fare lo stesso sul sito www.unar.it.

“Ma la domanda si domandano i Sentinelli – è: se ogni azienda, esercente, commerciante, cominciasse a dire no neri, no ebrei, no rom, no gay, no disabili, cosa accadrebbe -in questo paese?”.

Silenzio assoluto sulla vicenda da parte dell’appena eletto sindaco leghista di Lumezzane, Facchini, noto per le collezioni di braccialetti e di foto in compagnia del leader della Lega Nord Matteo Salvini, e per il fatto di esser stato registrato all’anagrafe con il nome di Josehf (non è un refuso, è scritto proprio così).

Paradossale che sul sito dell’azienda di Lumezzane si esalti “L’attenta sensibilità nei confronto dell’ambiente in cui è nata ed in cui opera, che l’ha condotta ad ingenti investimenti in moderni e sofisticati impianti di depurazione”.

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