Razzismo: botte a senegalese. Miccichè, giusta condanna - QdS

Razzismo: botte a senegalese. Miccichè, giusta condanna

redazione

Razzismo: botte a senegalese. Miccichè, giusta condanna

venerdì 26 Aprile 2019

Lorenzo Rigano e Gioacchino Bono, entrambi di Partinico, dovranno scontare entrambi due anni e quattro mesi per aver pestato il giovane Dieng Khalifa. Il giudice ha applicato l'aggravante dell'odio razziale

“La Giustizia ha restituito dignità a Khalifa”.

Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha commentato la condanna dei due aggressori del giovane senegalese, Dieng Khalifa, colpito con calci e pugni, l’estate scorsa a Partinico.

Il gup di Palermo ha infatto condannato in abbreviato a due anni e quattro mesi mesi Lorenzo Rigano e Gioacchino Bono, accusati del pestaggio di un senegalese di 19 anni.

A entrambi il giudice ha applicato l’aggravante dell’odio razziale. L’indagine è stata condotta dai pm Geri Ferrara e Alessia Sinatra.

“Ci auguriamo – ha aggiunto Miccichè – che episodi di questo genere non accadano mai più, anche se viviamo in un momento difficile per gli immigrati”.

Khalifa Dieng, che aveva espresso il desiderio di diventare cuoco, sta svolgendo un periodo di apprendistato nella cucina dell’Assemblea Regionale siciliana per iniziare a realizzare il suo sogno.
“Un’iniziativa voluta dal presidente Miccichè, che ha dato, così, un esempio concreto di integrazione”, afferma una nota della presidenza di Palazzo dei Normanni.

I due aggressori – Rigano, un operaio di 38 anni anni, e Bono di 35 -, vennero individuati grazie al video girato dalle telecamere di un locale della piazza di Partinico e al racconto di alcuni testimoni che avevano assistito al pestaggio, avvenuto vicino a un bar della cittadina.

Bono, riuscito a sfuggire all’arresto, venne rintracciato in un secondo momento.

Il senegalese era in bici nella piazza di Santa Caterina e attendeva un operatore della comunità alloggio, da cui era ospitato, che stava cercando un giovane extracomunitario ancora non rientrato nella struttura.

Venne insultato da alcune persone sedute al tavolino di un bar: “Vattene via sporco negro, siete tutti figli di p… ve ne dovete andare dal nostro Paese”, gli dissero.

Poi Khalifa fu preso a calci e pugni al viso.

Il ragazzo non reagì e fu soccorso e portato all’ospedale di Partinico.

Il giorno seguente presentò la denuncia.

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