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Razzismo, raid punitivo contro cingalesi, arresti a Palermo

redazione web

Razzismo, raid punitivo contro cingalesi, arresti a Palermo

venerdì 21 Febbraio 2020

Aggressione con mazze da baseball e bastoni in un negozio etnico per colpire un giovane che aveva tenuto "atteggiamenti inopportuni". Selvaggiamente picchiati anche proprietario e avventori. Il Capo della Mobile, "Un'aggressione brutale di stampo razzista"

Ben undici persone sono state arrestate a Palermo dalla Polizia di Stato perché ritenute responsabili di rapina e lesioni nel corso di un raid punitivo a sfondo razziale compiuto qualche mese fa in un negozio etnicodi via Casella, zona Malaspina.

“Sei un negro di merda, devi pisciare al tuo paese. Sporco negro”.

Ben undici persone sono state arrestate a Palermo dalla Polizia di Stato perché ritenute responsabili di rapina e lesioni nel corso di un raid punitivo a sfondo razziale compiuto qualche mese fa in un negozio etnico di via Casella, nel quartiere Zisa.

Le indagini, condotte dalla squadra mobile e dagli agenti del commissariato Zisa-Borgo Nuovo, hanno accertato che la spedizione punitiva sarebbe scattata contro un cittadino cingalese reo di aver tenuto “atteggiamenti inopportuni”, ossia essersi fermato a urinare, il 27 ottobre scorso, sotto un albero di piazza Leonardo Sciascia.

Secondo la ricostruzione della Polizia, almeno quattro giovani palermitani avevano subito cominciato ad inveire contro il cingalese, colpendolo alla fine al volto con un pugno.

Quando il giovane era fuggito, un gruppo di persone con mazze da baseball e bastoni lo inseguì fin dentro il negozio etnico in via Casella e aggredì non soltanto lui, ma anche il titolare del negozio e alcuni suoi connazionali dello Sri Lanka, selvaggiamente picchiati mentre, hanno sottolineato gli investigatori, gli aggressori rivolgevano loro espressioni di disprezzo razziale.

Le vittime furono picchiate con calci e pugni e una di loro, trascinata nel retrobottega del negozio, fu anche rapinata dell’anello che portava al dito.

Il raid punitivo è stato ripreso dal sistema di videosorveglianza. Nelle immagini si vedono undici giovani, armati di spranghe e bastoni, che picchiano selvaggiamente i cingalesi che si trovavano all’interno. Solo l’intervento della polizia ha evitato che gli aggressori ha evitato che gli aggressori portassero via anche il computer e le telecamere che avevano ripreso il pestaggio razzista.

“Un’aggressione brutale di stampo razzista con mazze e bastoni” ha definito il raid il capo della squadra Mobile di Palermo Rodolfo Ruperti.

“In quell’occasione – ha ricordato Ruperti – intervennero subito le Volanti della Questura e furono arrestati due aggressori. Successivamente siamo riusciti a individuare le undici persone che avevano preso parte al raid”.

Gli arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari.

Le indagini, condotte dalla squadra mobile e dagli agenti del commissariato Zisa-Borgo Nuovo, hanno accertato che la spedizione punitiva sarebbe scattata contro un cittadino bengalese reo di aver tenuto “atteggiamenti inopportuni” nei confronti delle donne del quartiere.

Una banda di giovani, armati di mazze da baseball, lo inseguì fin dentro il negozio e aggredì non soltanto lui, ma anche il titolare del negozio e alcuni suoi connazionali del Bangladesh, selvaggiamente picchiati mentre, hanno sottolineato gli investigatori, gli aggressori rivolgevano loro espressioni di disprezzo razziale.

Le persone arrestate sono Gioacchino Terzo, 24 anni, Alessio Filippone, 30 anni, Francesco Gaita, 24 anni, Vincenzo Gulli, 19 anni, Carmelo Lo Verde, 24 anni, Marco Fortunato, 31 anni, Giovanni Lo Dico, 22 anni, Antonino Messina, 20 anni, Antonino Marchese, 34 anni, Ivan La Versa, 43 anni, Gabriele Orlando, 27 anni.

Le vittime furono picchiate con calci e pugni e una di loro, trascinata nel retrobottega del negozio, fu anche rapinata dell’anello che portava al dito.

Gli undici sono stati posti agli arresti domiciliari.

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