Le elezioni regionali si avvicinano e, in area centrosinistra, si parte con tour elettorali, comizi e strette di mano in vista delle primarie che sceglieranno il candidato presidente. Tra gli aspiranti c’è Caterina Chinnici. Figlia di Rocco, la magistrata ed europarlamentare, è la candidata del Partito Democratico. L’ex assessora di Raffaele Lombardo è stata designata dai dem per tentare di portare a casa una candidatura in rappresentanza di un’ampia coalizione di partiti, che vanno dal Pd a Si al Movimento 5 Stelle. Collaborazione, giovani generazioni e risoluzione dell’emergenza rifiuti “anche realizzando termovalorizzatori” alcune delle ricette dell’esponente politico.
È iniziato da alcuni giorni il tour della candidata per incontrare le sezioni del partito nelle varie parti della Sicilia, tra cui la splendida terrazza del Medison di Realmonte. Chinnici, in un’assemblea provinciale alla presenza, tra gli altri, del parlamentare regionale Michele Catanzaro, ha spiegato le ragioni della sua candidatura e del suo progetto politico.
“Il cambiamento è possibile se si lavora insieme con impegno, determinazione e responsabilità. Questo è ciò che ispira il mio comportamento in ogni impegno che assumo. Io sono profondamente siciliana e vorrei poter mettere le esperienze fatte in questi anni al servizio dei siciliani per portare la Sicilia verso un cambiamento che la valorizzi”, ha detto la magistrata.
Uno sguardo alle giovani generazioni, a tutti quei giovani che lasciano la Sicilia in cerca di un futuro migliore. “Ho un rapporto bello con i giovani, e di certo uno degli obiettivi è spronarli per farli ritornare nella loro terra, ma ci devono essere i presupposti e le condizioni per un futuro migliore”, ha continuato la candidata.
Tanti gli argomenti trattati tra questi, quello che preme da sempre, il tema dei rifiuti, per cui sembra non esserci una soluzione per la Sicilia. “Sappiamo tutti che c’è un problema di rifiuti, ma dobbiamo partire innanzitutto analizzandolo questo problema. La differenziata, in alcune zone ancora non funziona, impianti di smaltimento finanziati ma non realizzati, si parla di termovalorizzatori, potrebbe essere una soluzione, ecco tante soluzioni possibili che vanno analizzate facendo attenzione all’ambiente e alla salute dei cittadini”. Per tutelare le amministrazioni pubbliche, e gli appalti in generale, evitando che la mafia possa metterci le mani, il primo passo che si è posta la Chinnici è di riprendere quella legge, da lei stessa proposta, e attuarla per poter garantire la legalità nella pubblica amministrazione.