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Riduzione oneri fissi su costi bollette, Aiget soddisfatta

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Riduzione oneri fissi su costi bollette, Aiget soddisfatta

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giovedì 20 Maggio 2021

In tempi di crisi economica come questa dovuta alla pandemia, il segnale che arriva dal Governo, in materia di riduzione dei costi fissi che gravano sulle bollette energetiche, è visto positivamente da AIGET, Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader.

Secondo l’Associazione, il provvedimento può rappresentare una
boccata di ossigeno per i consumatori e soprattutto per far ripartire le
attività delle PMI, i cui costi in bolletta sono gravati anche da oneri fissi
non riconducibili al consumo effettivo di energia. Rilancio dell’economia, ma
non solo dato che la riduzione delle voci improprie con conseguente giusto mix
tra quanto consumato e bolletta, può essere un volano anche per un maggiore
efficientamento dei consumi.

Tra le voci in bolletta, figurano infatti costi diversi,
raggruppati in due categorie: Asos e Arim.

La prima comprende oneri di sistemi destinati al sostegno delle
energie da fonti rinnovabili e alla cogenerazione.

La voce Arim comprende invece oneri di sistema destinati ad una
serie di incentivi molto eterogenei: incentivazione della produzione
ascrivibile a rifiuti non biodegradabili; messa in sicurezza del nucleare e
misure di compensazione territoriale; agevolazioni tariffarie riconosciute per
il settore ferroviario; sostegno alla ricerca di sistema; bonus elettrico;
integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione dell’efficienza
energetica.

AIGET chiede da tempo una riconsiderazione di questi costi e,
soprattutto, di quelli che meno hanno a che fare con l’energia: “Le Istituzioni
hanno colto il problema e quindi osserviamo con soddisfazione il provvedimento.
Tuttavia questo deve essere un punto di partenza per andare definitivamente
verso lo spostamento dei costi impropri sulla fiscalità generale, magari
attraverso una clausola di salvaguardia, che preveda un tetto massimo oltre il
quale questi costi non possono salire”. Così Massimo Bello, Presidente AIGET,
che aggiunge: ”se pensiamo ad esempio al gas, in bolletta il costo della
materia prima è circa un terzo rispetto al totale, gli altri due terzi sono costi
fissi. Ebbene partendo da questo principio non possiamo che augurarci che il
problema possa essere considerato in modo permanente e strutturale, a
prescindere dalla situazione eccezionale in cui versa attualmente il nostro
paese.

Vanno, infine, considerati – conclude Bello – altri due aspetti:
uno di trasparenza, perché significa comunicare ai contribuenti l’esatta
imputazione di costi, attribuendo a specifici provvedimenti gli interventi di
politica fiscale; l’altro invece attiene ad effetti indesiderati che può
causare una bolletta oversize, visto che i consumi energetici entrano nel
paniere di consumo”.

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