Rifiuti Catania, manca poco per l’impianto Zona industriale - QdS

Rifiuti Catania, manca poco per l’impianto Zona industriale

Melania Tanteri

Rifiuti Catania, manca poco per l’impianto Zona industriale

martedì 16 Febbraio 2021

L’infrastruttura, che avrà gestione pubblica, permetterà la digestione anaerobica della frazione organica. Il presidente della Srr, Laudani: “Risolverà molti problemi che gravano sui comuni etnei”

CATANIA – Passi avanti per l’impianto di digestione anaerobica della frazione organica che dovrebbe sorgere a Pantano D’Arci. Pare, infatti, che l’assessorato regionale abbia stanziato i finanziamenti per questo genere di infrastrutture, tra cui quella della zona industriale di Catania. Somme che consentiranno di avviare la progettazione della struttura nell’area che la Srr Città metropolitana di Catania ha individuato nella zona industriale etnea.

L’impianto servirà a smaltire l’organico creando, contestualmente, biometano e alleggerendo di gran lunga i Comuni dai costi dello smaltimento presso le strutture private. Una notizia che viene salutata con entusiasmo dal presidente della Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti Catania città Metropolitana, Francesco Laudani.

“Finalmente – commenta il numero uno della Srr. Siamo soddisfatti anche per il grande lavoro fatto dal vecchio Cda e dal Comune di Catania per individuare l’area per la realizzazione di questo impianto”. Spetterà adesso al commissario ad acta nominato dalla Regione portare avanti l’iter per la progettazione e dare seguito alla realizzazione dell’impianto pubblico che, come sottolinea Laudani, “potrà rappresentare finalmente la risoluzione di molte problematiche che gravano su Catania e sui comuni delle Srr” – dice.

Tra queste, oltre ai costi, le chiusure o limitazioni del quantitativo da conferire, che spesso hanno comportato maggiori esborsi da parte dei Comuni per smaltire la frazione umida. “Sono solo due le piattaforme private alle quali conferiscono i Comuni della Srr Città metropolitana – conferma Laudani – ma non sono sufficienti, tanto che alcuni enti sono costretti ad affidare i propri rifiuti a una terza ditta che li porta fuori, con un costo maggiore per i cittadini. Insomma, ogni giorno in meno di conferimento dell’umido ai privati è un risparmio per tutti. Per questo – conclude – seguirò personalmente la questione affinché si raggiunga questo importante traguardo”.

Non ci sono novità sostanziali, invece, per quanto riguarda l’altro impianto dell’area catanese, ovvero quello della Srr Catania Nord che dovrebbe sorgere a Randazzo, per la precisione nell’isola amministrativa di Spanò. Il presidente Ignazio Puglisi conferma la volontà da parte della Regione di trovare i fondi per dare via alla progettazione della struttura. “Il commissario Salvatore Lizzio – afferma Puglisi – ci ha rassicurato sul fatto che la questione sta andando avanti e che si sta cercando di recuperare le somme”.

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