Brevi

Rifiuti, Palermo, Orlando, revocare lo stato d’agitazione

L’amministrazione comunale di Palermo, la Rap (società che gestisce la raccolta dei rifiuti) e consiglieri comunali di maggioranza si sono incontarti ieri per affrontare alcune problematiche economico-finanziarie della società partecitata.

Al termine dell’incontro il sindaco Leoluca Orlando ha chiesto ai sindacati di revocare lo stato d’agitazione.

“L’amministrazione – dice l’assessore Sergio Marino – ha costantemente dedicato la necessaria attenzione alla tenuta dei conti della Rap e, in pochissimi giorni, ha posto in essere ogni ulteriore utile azione. I lavoratori non hanno nulla da temere”.

“In questi ultimi giorni – ha aggiunto il presidente della Rap Giuseppe Norata – sia il sindaco sia i massimi dirigenti del Comune hanno confermato la possibilità e l’impegno a varare nei prossimi giorni il Pef-Tari 2020, dare piena copertura al contratto di servizio e avviare, entro fine marzo, la graduale liquidazione di crediti vantati dalla società. Questo renderà possibile la contestuale chiusura, entro fine marzo, della procedura di mobilità interaziendale (Reset) e delle progressioni di carriera per i dipendenti Rap”.

Il sindaco ha ribadito che l’amministrazione e la Rap “sono impegnate sul fronte della impiantistica sia a Bellolampo, con l’utilizzo della VI vasca appena autorizzato dalla Regione e in attesa che proceda l’iter di realizzazione della VII, sia in città con il potenziamento della raccolta differenziata tramite nuovi Ccr e nuove dotazioni strumentali, possibili grazie a circa 40 milioni di euro complessivi di fondi regionali, statali e comunitari anche a valere sul Recovery plan.

La Rap non ha alcun problema di solidità dei conti”, ha concluso il sindaco, che ha esortato i sindacati “a revocare lo stato di agitazione a maggior ragione perché sarebbe un grave danno per la città determinare una situazione di crisi igienico-sanitaria nel periodo di pandemia che stiamo attraversando. I cittadini hanno diritto a una città sempre più pulita e priva di intollerabili conferimenti di rifiuti ingombranti”.