PALERMO – La fine di agosto ha segnato la ripartenza del settore crocieristico in Italia. L’attività è ripartita anche in Sicilia, ma solo nella zona Occidentale, con grande attesa degli addetti ai lavoro e dei turisti che potranno usufruire dei viaggi prenotati nonostante tutto.
Il crocierismo siciliano si presenta, agli inizi della prima stagione di convivenza con la pandemia, forte di dati previsionali in crescita del 2019 e con l’intenzione di offrire il miglior servizio possibile, in modo da limitare le perdite dovute ad un inizio tardivo delle attività.
La realtà è abbastanza difficile da digerire. Catania rischia però di lasciarsi alle spalle ben 300.000 presenze previste quest’anno, che rappresentavano un trend in ascesa dal 2017 (quando le presenze erano appena 70.000). Anche Palermo contava su una lunga scia positiva nel triennio 2017-2019, ma tutto oggi viene rimesso in gioco dal Covid-19.
In regione la situazione è la seguente: il Porto di Catania tornerà ad ospitare navi da crociera a partire da settembre e attualmente ad Augusta sono ferme ben due navi da crociera ospitate dall’Autorità Portuale della Sicilia Orientale dagli inizi della pandemia. A Palermo la MSC Grandiosa ha già fatto il suo ingresso in porto insieme, però alle prime paura legate al virus. Ad inizio di agosto un passeggero arrivato al Porto di Palermo con febbre alta è stato subito portato in ospedale; all’apprensione non è fortunatamente seguita la paura data la negatività dei risultati dei test anti Covid.
Se sarà un annus horribilis o un periodo di repentina ripresa per la crocieristica siciliana è ancora difficile da stabilire.
Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale della Sicilia Occidentale, ha commentato: “I porti dell’Autorità di Sistema del Mare di Sicilia occidentale hanno investito sulla crescita del mercato crocieristico, avviando un processo di riqualificazione globale e facendo decollare infrastrutture che erano al palo da decenni. L’emergenza sanitaria ci ha poi trasportati in una dimensione anomala, quella del lockdown, e solo lentamente è arrivato il momento della ripartenza. Oggi, dopo oltre cinque mesi dall’ultima nave da crociera ospitata nel porto di Palermo, lo scorso 9 marzo, ecco il ritorno di MSC che accogliamo con grande soddisfazione.
L’abbiamo atteso a lungo: le crociere significano sviluppo e qualificazione del turismo, significano una prospettiva di occupazione stabile in aree già complesse che inevitabilmente subiscono in maniera pesante il tracollo nei flussi turistici internazionali.
Una ripresa giustamente ispirata alla massima prudenza e al mantenimento dei più alti livelli di sicurezza con un protocollo messo a punto dalle compagnie, in collaborazione con il ministero dei Trasporti, che prevede l’adozione di una serie di misure in grado di garantire la salute di passeggeri e marittimi in ogni fase operativa della crociera. A terra, oltre ad avviare quanto previsto per legge, l’AdSP ha stretto una collaborazione con la Croce Rossa italiana. Il servizio avrà durata di tre mesi e prevede che un’ambulanza della CRI stazioni quotidianamente in porto per prestare assistenza sanitaria nell’ipotesi in cui emerga che un passeggero accusi una sintomatologia riconducibile al Covid-19”.
E’ cauto nel fare previsioni il presidente dell’Autorità Portuale della Sicilia Orientale Andrea Annunziata.
“Il settore è molto in crisi – spiega – è evidente che assistiamo ad un avvio particolare. Le capacità di una nave sono ridotte della metà o di un terzo, di certo lavorano con metà della potenzialità e dunque le principali perdite economiche ricadono sull’armatore e sul territorio in cui approdano le crociere. Inoltre, la questione enorme del rispetto delle regole è un tema; riguarda gli amatori e la Capitaneria ma da parte nostra Catania Cruise Terminal sta apportando tutto il necessario per garantire assistenza. Il primo controllo avviene infatti al nostro terminal.
La prima nave da Catania – comunica il presidente Annunziata – partirà l’11 settembre, si tratta della Costa Deliziosa che farà due approdi settimanali fino al due ottobre. La ripresa al momento è tiepida, programmare quel che accadrà è impossibile, anche se il mercato sta rispondendo bene nonostante siano andati perduti parte dei periodi migliori della stagione (maggio-settembre).
Il Porto di Catania è sicurissimo – conclude poi Andrea Annunziata – chi sale e chi scende da Catania sarà controllato in maniera precisa e particolare. Diamo un messaggio per la città di Catania, guardiamo anche ai segnali di ottimismo”.
Twitter: @ChiaraBorzi