Comunicazione istituzionale
Filo diretto con gli studenti, un bilancio sano ed equilibrato dell’Ente, tanti protocolli d’intesa per garantire il diritto allo studio, arrivando anche ad ospitare studenti rifugiati richiedenti, tante convenzioni e scambi culturali internazionali e il completamento dell’iter che ha fatto co-finanziare da parte del Mur interventi per circa 30 milioni di euro per nuove residenze universitarie, che consentirà di aggiungere altri 230 posti letto, e il recupero di quelle esistenti. Tutto in quasi un anno di presidenza. È un bilancio positivo e soddisfacente quello che il presidente uscente dell’Ersu, l’architetto Salvatore Sorbello affida alle pagine del Quotidiano di Sicilia. “Un’esperienza esaltante – spiega – per cui mi preme ringraziare il Cda, la Direzione e tutto il personale, lavorando per mettere studenti e studentesse sempre più al centro esclusivo degli interessi dell’Ente, garantendo loro il Diritto allo studio. È stato avviato un processo bidirezionale con gli stakeholder, gli studenti, anche per evitare sul nascere incomprensioni o critiche sterili per tutti. Abbiamo creato le condizioni per un bilancio sano ed equilibrato, ottenendo un giudizio positivo arrivato dai revisori dei conti. Altro traguardo importante è stata la riattivazione dello sportello di supporto psicologico, così come la sottoscrizione delle convenzioni con le nuove associazioni che andranno a gestire le aule studio. Ed abbiamo, tra l’altro, anche consolidato la presenza dell’Ersu nel rapporto diacronico con l’Università, accrescendo altresì la collaborazione con l’associazione Andisu e approvato la costituzione della consulta giovanile”.
“La riqualificazione delle aree relax – prosegue Sorbello – e fitness della sede centrale, con nuovi attrezzi ginnici e sportivi che saranno estesi anche alla Cittadella. Abbiamo bandito la manifestazione d’interesse per la gestione di due bar. È andata male la fornitura di abbonamenti teatrali, meglio i premi Verga e Pirandello, nell’ambito dei quali sono stati erogate borse di studio ai vincitori. Sorbello interviene anche sul tema disabilità. “In questi giorni – aggiunge – si è innescata una polemica perché ad uno studente disabile è stata negata una stanza nella sede centrale, sede che oggettivamente poteva garantire un migliore accesso alla mensa oltre che ad una maggiore socializzazione. L’indisponibilità è scaturita dalla mancanza di una stanza adatta, con una soluzione trovata alla Cittadella. Cercando di rispondere alle esigenze del giovane, ci stiamo prodigando per trovare una soluzione condivisa”. Chiusura con i numeri. “Sono fiero di aver pagato, grazie all’intervento dell’attuale governo regionale, il 100% delle borse di studio per il biennio 22/23 e, per quest’anno, di avere fatto una prima graduatoria con 9.456 idonei e 5.430 assegnatari, auspicando di poter avere ulteriori risorse per assegnarle al resto, e di aver assegnato 680 posti letto. Tante sfide attendono l’Ersu di Catania, specie per quanto riguarda la gestione degli appalti degli interventi finanziati, che dovrà fare i conti con la carenza di personale tecnico”.
Un processo di miglioramento netto e deciso, grazie a un prezioso lavoro di squadra per mettere al centro di tutto gli studenti e le loro famiglie. Fresco di riconferma dopo le elezioni di inizio dicembre, il professore Salvo Cannizzaro è il rappresentante dei docenti all’interno dell’Ersu ed è il vicepresidente del Cda. In questi anni è stato impegnato su più fronti, lavorando con tutto l’organo di governo sotto traccia per raggiungere obiettivi legati all’efficienza e all’efficacia, senza dimenticare l’aspetto legato alle attività culturali, definendole uno “strumento utile per legare lo studente al mondo dell’Università di Catania”. “Su tutti – spiega – mi piace ricordare come sia stata finalmente eliminata la figura dello studente ‘idoneo non assegnatario’ di borsa studio. Arriviamo senza problemi ad erogare il 100% e questo non è aspetto da sottovalutare”. C’è un altro aspetto a cui il professore Cannizzaro tiene molto, essendo stato delegato alla cultura per il consiglio d’amministrazione dell’Ersu. “Abbiamo fatto tanti passi in avanti: sono momenti che ci permettono di avvicinare gli studenti alla loro nuova città, al loro nuovo Ateneo. Anche perché al netto del percorso accademico, a noi interessa formare il cittadino del futuro. Ci siamo anche spesi per una comunicazione più veloce ed efficace, abbiamo spinto sui social, favorito lo scambio di informazioni dirette”. Proprio in questi giorni si è svolto il Premio Letterario Luigi Pirandello, per esempio, così come ha avuto un grande successo il premio Giovanni Verga dedicato allo spettacolo. Tutto, però, nasce dal dialogo. “Il più bel complimento che io abbia ricevuto è quello di essere stato definito come il quarto rappresentante degli studenti all’Ersu. Con questo spirito ci approcciamo agli obiettivi del futuro”.
Circa 250 posti letto in più. È il dato più importante di tutti che riguarda la questione residenziale per gli iscritti all’Ateneo di Catania. Tutti i progetti presentati hanno ottenuto finanziamento e adesso grazie agli oltre 20 milioni di euro in arrivo sarà possibile realizzare gli ambiziosi programmi che l’Ersu si era posto. Vale a dire aumentare i posti letto a disposizione degli studenti e migliorare, così, la risposta in termini di servizi. C’è grande soddisfazione, ma anche grande consapevolezza che adesso bisogna procedere spediti verso l’obiettivo finale. A fare il punto è il direttore dell’Ersu, l’ingegnere Salvatore Cantarella. “Con la realizzazione degli ambiziosi programmi – spiega – l’Ente potrà disporre di circa 250 nuovi posti letto oltre ai servizi connessi alle strutture, con un incremento percentuale di circa il 40% rispetto alle attuali disponibilità. Oltre che a rendere efficienti le sedi storiche di via Oberdan e della Cittadella, il fiore all’occhiello è costituito dalla ristrutturazione dell’ex Presidio ospedaliero del ‘Santo Bambino’ la cui ubicazione, nel centro storico di Catania, sarà riferimento degli studenti del Disum di Piazza Dante”. I progetti sono tutti nella fase di fattibilità tecnico-economica, dunque direttamente appaltabili come previsto dal nuovo Codice degli appalti. Una spinta in più che vedrà impegnato l’Ersu nei passaggi successivi, a dimostrazione di un ente capace di rispondere immediatamente alle esigenze della comunità universitaria e di abbattere i tempi di attesa nell’erogazione dei diversi servizi di competenza. “Pur facendo i conti con l’enorme numero di dipendenti andati in pensione e non sostituiti – conclude – l’Ersu ha investito energie e risorse affinché i tempi di attesa fossero ridotti al minimo: tutti i servizi offerti dall’Ente sono gestiti attraverso una piattaforma informatica, dando vita ad App dedicate alla ristorazione e alla residenzialità istituendo, inoltre, il servizio di prenotazione di assistenza telefonica. Le interminabile code davanti all’Ente sono ormai un pallido ricordo”.
Un dialogo necessario, soddisfacente e… producente. Nel Cda dell’Ersu è da sempre importante e preziosa la presenza della componente studentesca. I rappresentanti in uscita sono Marco Tucci, Vincenzo Picoco e Samuele Mirenna, che hanno strettamente collaborato con gli altri organi di governo accorciando la distanza con la comunità studentesca. “Il supporto agli studenti – spiegano – è migliorato nella fornitura dei servizi essenziali, vedi borse di studio, alloggi, assistenza sanitaria e anche l’accesso alla cultura. È un’importante consuetudine, invece, il fatto che si riesca ad erogare il 100% delle borse di studio, a fronte anche dell’aumento netto delle domande presentate. Molto importante anche l’istituzione dello sportello di supporto psicologico, un servizio che riteniamo ormai essenziale”. Si può sempre migliorare, però. E nel bilancio delle attività portate avanti c’è qualche aspetto di cui bisogna tenere conto. “La resa generale dei servizi è sicuramente migliorata, ma c’è spazio per muoversi in termini di tempestività e copertura delle esigenze. È significativa la notizia dell’aumento dei posti letto, ma serve puntare sulla personalizzazione del supporto agli studenti”.