Ritorno a scuola, le disposizioni del Miur per la ripresa - QdS

Ritorno a scuola, le disposizioni del Miur per la ripresa

Dario Raffaele

Ritorno a scuola, le disposizioni del Miur per la ripresa

mercoledì 06 Gennaio 2021

“Da domani al 16 gennaio la scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo grado continuano ad operare secondo quanto stabilito dal Dpcm 3 dicembre 2020

“Da domani al 16 gennaio la
scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado continuano ad operare
secondo quanto stabilito dal Dpcm 3 dicembre 2020 (zone gialle e
arancioni, 100% in presenza; zone rosse, 100% in presenza per i servizi
educativi, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e il primo anno della
scuola secondaria di primo grado, integralmente a distanza per il secondo e
terzo anno della scuola secondaria di primo grado); per la scuola secondaria di
secondo grado, nei giorni 7, 8 e 9 gennaio, l’attività didattica si svolge a
distanza per il 100 per cento della popolazione studentesca delle istituzioni
scolastiche”.

Resta ferma comunque, per tutte le
istituzioni scolastiche e per l’intero periodo, “la possibilità di svolgere
attività in presenza
qualora sia necessario l’uso di laboratori o per
mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione
scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.

Lo scrive il capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione, Marco Bruschi,
agli Uffici scolastici regionali e ai dirigenti scolastici, comunicando il
contenuto del decreto-legge del 5 gennaio su “Ulteriori disposizioni urgenti in
materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
In particolare, l’articolo 4 determina disposizioni dedicate alla
“Progressiva ripresa dell’attività scolastica in presenza” in vista
della ripartenza dopo la pausa di Natale.

Dal giorno 11 al 16 gennaio, le istituzioni scolastiche secondarie di
secondo grado nelle regioni “gialle” e “arancioni”
“adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica
garantendo almeno al 50 per cento della popolazione studentesca l’attività
didattica in presenza”, fermo restando, anche in questo caso e nel caso
delle regioni “rosse” dove l’attività è prevista al 100% a distanza, “la
possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di
laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva
inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi
speciali”.

Il Ministero raccomanda che “In una lettura sistematica delle
disposizioni vigenti, la ripresa dell’attività in presenza per almeno il 50%
della popolazione studentesca dovrà essere realizzata secondo le azioni
delineate dai piani operativi derivanti dall’attività dei “tavoli prefettizi”,
di cui al Dpcm 3 dicembre 2020, che hanno provveduto a coordinare le esigenze
delle istituzioni scolastiche e dei servizi di trasporto sui territori di
competenza, proprio in vista della ripresa della scuola in presenza”.

Resta inteso, conclude il capo dipartimento del Ministero, “che
sono da osservarsi le eventuali diverse determinazioni più restrittive
deliberate dalle Regioni e dagli Enti locali nell’esercizio delle rispettive
competenze”.

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