Ritorno a scuola, passi avanti e test sierologici a rallentatore - QdS

Ritorno a scuola, passi avanti e test sierologici a rallentatore

Raffaella Pessina

Ritorno a scuola, passi avanti e test sierologici a rallentatore

sabato 29 Agosto 2020

Conferenza unificata: via libera al documento per la gestione dei contagi. L’Ordine dei biologi denuncia analisi in grave ritardo, anche in Sicilia

PALERMO – Prosegue la messa a punto del Governo nazionale dei protocolli anti Covid per la riapertura delle scuole. La Conferenza unificata convocata dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, ha approvato all’unanimità il documento elaborato dall’Istituto superiore di sanità sulla gestione di casi di contagio nelle scuole. Alla seduta odierna hanno partecipato i ministri Roberto Speranza (Salute) e Lucia Azzolina (Istruzione), il capo della Protezione civile Angelo Borrelli e il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro.

Resta ancora da sciogliere il nodo dei trasporti degli alunni e per questo i ministeri degli Affari regionali e delle Infrastrutture lavoreranno in questo weekend insieme al Comitato tecnico scientifico per trovare la quadra sulla sicurezza sanitaria nel trasporto pubblico locale. Lunedì 31 è prevista una Conferenza unificata straordinaria sul tema. L’orientamento del Cts è di aumentare la capienza dei mezzi dall’attuale 50 al 75%, anche se la speranza delle Regioni è che si possa arrivare all’80%. Anche in questa condizione comunque, ci saranno studenti che non troveranno spazio per andare a scuola su treni, bus e metro. Attivare servizi aggiuntivi richiederebbe almeno un paio di mesi e ulteriori risorse da parte del Governo.

Favorire gli ingressi scaglionati in classe e utilizzare la didattica a distanza, aumentando il numero di studenti in aula man mano che si aumenta la capienza dei mezzi sembra una delle soluzioni, se non la soluzione, da valutare. Si attende comunque la decisione della Conferenza unificata.

Intanto, sulla necessità di riaprire le scuole al più presto si è espresso il ministro Speranza. “È la priorità di tutto il Paese – ha detto – per questo abbiamo approvato all’unanimità in Conferenza unificata con Regioni, Province e Comuni il documento con le indicazioni operative per la gestione dei casi e dei focolai di Covid nelle scuole e nei servizi educativi e per l’infanzia. Nei prossimi giorni serviranno ancora tanto lavoro e condivisione. Non polemiche e divisioni”.

Su questo tema, l’Ordine nazionale dei biologi ha denunciato in una nota i forti ritardi nell’esecuzione dei test sierologici anti-Covid sulle migliaia di lavoratori del mondo della scuola, in Sicilia come nel resto del Paese. “Lo screening doveva partire lunedì scorso – ha detto Pietro Miraglia, delegato per la Sicilia dell’Ordine – ma i kit per le analisi sono stati distribuiti ai medici di famiglia solo nelle scorse ore e alla prima campanella, ormai, mancano solo due settimane. Il rischio, insomma, è quello di scivolare nel caos”.

Miraglia ha definito priva di senso la scelta del ministero della Salute di estromettere i laboratori di analisi cliniche dall’esecuzione dei test sierologici. “In base a quale criterio – è l’interrogativo posto dal rappresentante dei biologi – si è deciso di escludere chi, come le strutture di laboratorio, è normalmente in possesso di tutte quelle caratteristiche professionali in grado di poter assicurare, in perfetta sicurezza, non solo un elevato livello quantitativo di esami, ma anche quel controllo di qualità che è necessario, per non dire basilare, nell’esecuzione stessa dello screening sierologico? Sempre che tutto il personale scolastico accetti di sottoporsi ai test, riuscire a completare le operazioni entro il 14 settembre, data fissata per la ripresa delle lezioni, sta diventando una vera e propria corsa contro il tempo”.

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