Con un’operazione chiamata “Ghost credit”, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno sequestrato i beni di 20 società e 15 persone, per un valore complessivo di oltre 43 milioni di euro, ovvero il totale delle imposte evase da decine di imprese operanti tra Capitale e provincia, per lo più nei settori dei servizi alberghieri e della logistica. Le indagini, condotte dal II Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno consentito di svelare, anche valorizzando le risultanze delle attività ispettive eseguite dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di alcuni dei coinvolti, un ampio meccanismo fraudolento che, in pochi anni, ha generato un ingente danno per l’Erario. Figura centrale e artefice del sistema un commercialista di Roma che, con altri due professionisti compiacenti, ha gestito una moltitudine di imprese intestate a prestanome.
Ponte sullo Stretto, l'avvio dei lavori è alle porte: la conferenza il 16 aprile
di Redazione
Si tratta del primo passo operativo che segna l’inizio delle attività per la messa a punto dei cantieri entro l’anno. ...