Immediato l'intervento delle Forze dell'ordine, che alle 11:45 hanno portato via gli attivisti.
E’ stato gettato un liquido nero, a quanto pare carbone vegetale, nella Fontana di Trevi, al centro di Roma. E’ sotto accusa e ha scatenato polemiche l’atto di protesta di 11 attivisti perpetrato all’interno di uno dei monumenti simbolo della capitale.
Le motivazioni
Con uno striscione per la campagna ‘non paghiamo il fossile’, anche considerato quello che sta accadendo “in Emilia Romagna”, i giovani ambientalisti, per sensibilizzare sulla loro causa, si sono posizionati in piedi dentro alla Fontana, urlando “il nostro paese sta morendo”, tra gli insulti dei passanti e dei turisti.
L’intervento delle forze dell’ordine
L’azione è stata interrotta dalla Polizia Locale intervenuta sul posto. Verso 11:30 sette persone legate alla campagna ‘non paghiamo il fossile’, promossa da Ultima Generazione, hanno versato carbone vegetale diluito in acqua nella Fontana di Trevi. Il motivo? Chiedere di interrompere immediatamente i sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili. Questo perchè gli stessi sono “causa della crisi climatica che in questi giorni ha investito l’Emilia Romagna e le Marche. Una devastazione dai numeri impressionanti: 14 vite, 10.000 persone costrette ad abbandonare le proprie case e altre 28.000 senza luce”. Immediato l’intervento delle Forze dell’ordine, che alle 11:45 hanno portato via gli attivisti.