Salute delle donne e informazione, per il 55% la visita ginecologica va fatta ogni 3 anni - QdS

Salute delle donne e informazione, per il 55% la visita ginecologica va fatta ogni 3 anni

redazione

Salute delle donne e informazione, per il 55% la visita ginecologica va fatta ogni 3 anni

mercoledì 12 Agosto 2020

La fotografia della campagna “Ragazze, che storia” per una contraccezione consapevole

in collaborazione con ITALPRESS

ROMA – “Il lockdown ci ha costretti a un distanziamento sociale, e questo non ha risparmiato il rapporto ginecologo-paziente. Un rapporto fondamentale per superare dubbi, necessità di chiarimenti che molte donne hanno quando assumono un contraccettivo. Le donne hanno guardato alla contraccezione chiedendosi se questa non andava interrotta. I dubbi sono stati tanti ma oggi – ricorda Franca Fruzzetti, Responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia ginecologica dell’ospedale universitario Santa Chiara di Pisa e Presidente della Società Italiana di Contraccezione (Sic) – anche con molte difficoltà, le cose sono cambiate con un ritorno, anche se parziale, alla normalità. E allora è giunto il momento di riallacciare questo rapporto con il ginecologo e riaprire il dialogo sulla contraccezione. Un rapporto che è fondamentale per attuare scelte contraccettive adatte a vivere la sessualità in libertà e sicurezza”.

Per questo continua a essere importante coinvolgere le donne, raccogliere le loro testimonianze e raccontarle sui social, promuovendo una corretta informazione in ambito contraccettivo. Come sta facendo Bayer, che da ben 60 anni svolge un ruolo di primo piano nella ricerca a favore della salute femminile e che, in occasione del sessantesimo anniversario della nascita della contraccezione ormonale, ha raccontato le #storiesdiragazze con una serie di sondaggi sulla pagina Instagram “My Contraception Italia”. L’attività si inserisce all’interno della nuova campagna social “Ragazze, che storia”, in favore di una contraccezione consapevole e responsabile.

I primi dati del sondaggio rivelano che il 45% delle donne è consapevole che la visita ginecologica dev’essere annuale mentre il 55% pensa che questa debba essere fatta ogni tre anni. Il ginecologo resta l’interlocutore di riferimento per le ragazze che hanno risposto al sondaggio. Le opzioni contraccettive oggi sono molteplici, sicure e adatte alle esigenze di tutte le donne: poter avere a disposizione diversi metodi, permette a ciascuna di scegliere, con il proprio medico, quello più adeguato alle proprie esigenze del momento. La mamma, anche quella più preparata, potrebbe non essere totalmente al passo con i tempi. Allora come mai ancora il 25% delle ragazze che hanno risposto al sondaggio rivolge alla madre i propri dubbi di natura sessuale, mentre il 75% alla ginecologa? Due dati importanti su cui invita a riflettere Rossella Nappi, ordinario di Clinica ostetrica e ginecologica all’Università degli Studi di Pavia, Irccs Policlinico San Matteo e membro del comitato direttivo della Società Internazionale di Endocrinologia Ginecologica: “I dati del sondaggio non mi stupiscono perché è normale che per un quarto delle ragazze la mamma sia un riferimento sui temi della riproduzione e della sessualità, in fondo la gestione della propria femminilità si impara anche in famiglia! È importante il dato che il ginecologo abbia un ruolo di primo piano perché può guidare il dialogo madre-figlia, soprattutto sul tema della contraccezione, dove permangono ancora miti e taboo difficili da sfatare. In realtà controlli più ravvicinati nelle giovani sessualmente attive sono raccomandati per una prevenzione più efficace”.

Per salvaguardare il benessere e la salute della donna, per proteggersi dalle infezioni a trasmissione sessuale (Ist), per evitare gravidanze indesiderate e vivere serenamente l’intimità di coppia: vietato rilassarsi sulla salute sessuale, che deve restare una priorità anche in questo periodo di vacanza. Ecco le raccomandazioni di Manuela Farris, specialista in Ginecologia e Ostetricia e consigliere della Sic: “L’estate è il momento più sbagliato per fare inutili pause dall’assunzione della pillola. È in questo momento che la contraccezione è importante per i benefici che offre, senza trascurare l’importanza di una protezione più ampia che preservi dalle infezioni sessualmente trasmissibili”.

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