Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte e autore dei testi della Via Crucis con Papa Francesco al Colosseo, sottolinea il mancato rispetto del capo della Lega Nord per Chiesa e Costituzione
“Una sconcezza, irrispettosa verso la fede, la Chiesa e la Costituzione: utilizzare quei simboli e la tradizione cristiana per dividere, è veramente sconcertante”.
Così il padre benedettino Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte e autore dei testi della Via Crucis con Papa Francesco al Colosseo, commenta al Sir, il servizio informazioni religiose della Cei, il gesto di Matteo Salvini.
Il capo della Lega Nord, sabato scorso in piazza Duomo a Milano, durante un comizio della sua perenne campagna elettorale, ha mostrato e baciato un rosario e chiuso l’intervento nominando la Madonna.
“Da un lato – ha detto padre Gianni – si osserva la disumanizzazione in tanti ambiti; dall’altro, si tende a smaltare di presunta religiosità un vuoto di ideali, di profezia e di senso alto della politica”.
“C’è bisogno di brandire queste cose – ha concluso l’abate – per occultare un vuoto reale. Ed è la sottocultura della paura che alimenta queste tendenze”.