Sanità, ai domiciliari il commissario Covid Sicilia - QdS

Sanità, ai domiciliari il commissario Covid Sicilia

redazione web

Sanità, ai domiciliari il commissario Covid Sicilia

giovedì 21 Maggio 2020

Antonio Candela, ex manager dell'Asp 6 di Palermo, arrestato nell'operazione, denominata "Sorella Sanità", era stato nominato dal governatore Musumeci a metà marzo. In un'intercettazione si definiva "Capo Condominio" della Sanità

C’è anche Antonio Candela, 55 anni, nominato a metà marzo dal governatore Nello Musumeci a Coordinatore della struttura regionale per l’emergenza Covid-19 in Sicilia e medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica, tra i dieci arrestati dell’operazione della Guardia di Finanza per alcuni appalti pubblici milionari della sanità.

Candela, posto ai domiciliari, durante il periodo in cui rivestiva la carica di direttore generale dell’Asp di Palermo, la più grande della Sicilia, era stato protagonista di numerose iniziative per la trasparenza e la legalità. Eppure
poprio alcune gare dell’Asp di Palermo, secondo gli inquirenti, sarebbero al centro di un giro di mazzette.

All’Asp risparmi per 54 milioni

Allora Candela aveva revocato diverse gare d’appalto con risparmi per circa 54 milioni di euro: dieci per la base d’asta della fornitura di pannoloni, sei per la base d’asta dei sistemi informativi dell’azienda, diciotto per l’appalto dei sistemi di vigilanza e circa venti milioni il servizio di gestione e manutenzione degli impianti tecnologici.

“Un record raggiunto – aveva spiegato Antonio Candela – con una serie di aggiustamenti che tengono conto anche di alcuni fattori prima non inclusi nelle ex basi d’asta delle gare”.

Contro queste revoche erano stati presentati diversi ricorsi al Tar, al Cga e al Consiglio di Stato, quasi sempre i giudici avevano dato ragione all’ex manager.

Anche l’allora presidente della Regione Rosario Crocetta e l’assessore alla Sanità Lucia Borsellino lo avevano lodato per i risparmi ottenuti dalla sua gestione.

Le intercettazioni del “Capo condominio”

Il quadro che emerge dalle intercettazioni dell’inchiesta nei confronti dell’ex manager dell’Asp di Palermo non è tuttavia quello di una paladino della legalità ma di una “pessima personalità”, come scrive il Gip nella sua ordinanza. “Ricordati che la sanità è un condominio, io sempre capo condominio rimango”, dice Candela senza sapere di essere intercettato.

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