Il sequestro preventivo di oltre 529 mila euro è stato disposto dal gip presso il Tribunale di Potenza dopo la fornitura all’ospedale “San Carlo” di Potenza, nel 2016, di un sistema per la radioterapia che è risultato “di seconda mano”, essendo già stato installato in un’altra clinica, in Svezia.
Il sequestro è stato eseguito dai Carabinieri del Nas nei confronti di una società di Parma, del suo legale rappresentante attuale e passato e del legale rappresentante di un’impresa di Gravina di Catania (Catania). Nel procedimento penale – coordinato dalla Procura della Repubblica di Potenza – si indaga per truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e falsità ideologica commessi ai danni dell’azienda ospedaliera “San Carlo” di Potenza. Il sistema per la radioterapia, infatti, secondo quanto previsto dal contratto e dal capitolato di appalto, doveva essere “nuovo di fabbrica e con caratteristiche tecniche di ultima generazione”.
L’azienda ospedaliera potentina pagò la fornitura nel 2017, sborsando oltre 2,2 milioni di euro. Il decreto di sequestro si riferisce invece alla differenza fra la somma pagata dalla società fornitrice per l’acquisto del sistema usato in Svezia e quanto liquidato dall’azienda “San Carlo” di Potenza. In tal modo, lo Stato ha recuperato “il profitto del reato, sottraendolo a chi lo ha commesso”, ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio.