Sconsacrata la chiesa della democrazia - QdS

Sconsacrata la chiesa della democrazia

Pino Grimaldi

Sconsacrata la chiesa della democrazia

sabato 09 Gennaio 2021

E nulla sarà più come prima.
La data: Epifania del 2021; luogo: Washington DC; dissacratori: un gruppo di facinorosi; responsabile morale: Donald Trump.
Svanita la verginità politica che dal 1789, sia pure tra fatti esecrabili ed a volte incomprensibili, ha portato gli Stati Uniti d’America ad essere punto di riferimento di una democrazia matura, capace di superare momenti anche tragici.

Il Campidoglio (sul Capitol Hill) sede del potere legislativo invaso da migliaia di scalmanati mentre vi si svolgeva il rito dell’esame dei voti dei grandi elettori per dichiarare l’eletto Presidente.
Rituale della Costituzione che nella sua liturgia chiude il cerchio del tempo elettorale che inizia con le nomination, libere assemblee di partiti, ha il punto nodale nelle elezioni con popolo che esprime voto individuale, indi la seduta dei grandi elettori di ogni Stato indicante la volontà degli Stati a conferma di quella del popolo e si conclude con il ritorno al popolo che attraverso i suoi rappresentanti legittima, se validi, i voti ottenuti dai candidati dichiarando l’eletto.

Che giurando nelle mani del Presidente della Corte Suprema il 20 Gennaio a mezzogiorno, diviene per volere di Popolo e di Stati il “Commander in Chief”. Perfetto. Non questa volta.
Trump non ha accettato e riconosciuto il risultato delle elezioni a suo dire pervase da brogli in alcuni Stati iniziando una serie di reclami, fino alla Corte Suprema, non ottenendo mai ragione ma restando convinto d’essere stato frodato.

Risultato: perduti Casa Bianca, GOP , Camera, Senato, credibilità.
L’ uomo guascone, miliardario discusso, narciso patologico si è sempre fermato in tempo. Non ora. E lascia perplessi.
Contrasse il Covid 19 in Ottobre, ricoverato in Ospedale per la gravità delle sue condizioni in 5 giorni dimesso dopo una terapia d’urto anche con anticorpi policlonali.
Da quel momento oltre a dire che si sentiva ringiovanito di 40 anni si da ad una attività frenetica: 4 comizi al giorno da una parte all’altra d’America, aggredendo chi la pensa diversamente, licenziando collaboratori d’alto rango, offendendo scienziati(Fauci per tutti!) portando alle stelle il numero dei suoi twitter .

Si è avuta la sensazione di un Trump ancor più “fuori dal mondo”. Non è da scartare l’ipotesi che farmaci a iosa e lo stesso virus abbiano determinato o aggravato una patologia mentale con eccitamento quasi “maniacale”.
Tale è apparso: ed appare. Avrebbero dovuto farlo dichiarare inabile ad esser presidente in base al XXV Emendamento? Hanno ignorato il caso per non fare dire al mondo che la più grande democrazia era retta da un insensato? Bisognava che si arrivasse all’attacco alla democrazia per avere il senno del poi? Ha perduto male perché non sa perdere o perché non “in se stesso”?

L’ America è sopravvissuta a Presidenti e Leader uccisi. Mai avuto uno psicotico. Si riconsacri il Campidoglio per onorare la democrazia costituzionale. Giustizia, non vendetta. Il mondo guarda e vuole certezze.
Vere!

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017