RAGUSA – “Alla scoperta di Ragusa e del suo paesaggio culturale”: è questo il nome del progetto promosso dall’Ecomuseo Carat del Comune di Ragusa e dall’Archivio degli Iblei in collaborazione con l’Università di Ragusa, l’Archivio di Stato di Ragusa e l’Associazione Insieme in città.
Il progetto, rivolto ai docenti delle scuole primarie e secondarie di Ragusa che potranno iscriversi entro il 10 ottobre all’iniziativa, prevede un corso di aggiornamento gratuito, che si svolgerà in orario pomeridiano fra fine ottobre e inizio dicembre, finalizzato a fornire metodologie utili alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio. Le altre iniziative in progetto si articoleranno nel seguente modo: laboratori con gli studenti, da febbraio ad aprile, a cura degli insegnanti e con il supporto di tutor (in alcuni casi saranno messi a disposizione docenti/filmmaker) affinché i più giovani abbiano un ruolo attivo nella riscoperta del nostro patrimonio; realizzazione di una mappa interattiva che darà accesso alle risorse digitali prodotte nei laboratori; un evento finale a giugno per la presentazione alle scuole e alla comunità ragusana del lavoro svolto.
“Affinché la comunità possa prendersi cura e valorizzare il nostro territorio – afferma l’assessore alla Cultura, Clorinda Arezzo – è necessario innanzitutto che abbia consapevolezza e conoscenza dell’enorme patrimonio materiale e immateriale che abbiamo avuto la fortuna di ereditare. È un percorso di riscoperta, un’opportunità di crescita, un presidio contro l’indifferenza e l’incuria che non può che passare dalle scuole e dai ragazzi.”
“È definito come un progetto di public history – prosegue la promotrice, Chiara Ottaviano – che può essere sviluppato all’interno di programmi disciplinari diversi (e in particolare nell’ambito dell’educazione civica) a partire dalla sua premessa generale: la comprensione del passato è chiave essenziale per il riconoscimento di “senso”, risorsa preziosa ai fini della valorizzazione oltre che per la comprensione di questioni spesso complesse del presente. È infine un progetto nello spirito della Convenzione di Faro: alimenta sentimenti di identità, ovvero di appartenenza nei confronti dell’ambiente e della comunità in cui si vive, stimolando atteggiamenti di impegno e di responsabilità.”
Gli incontri previsti in calendario sono tredici. Fra i relatori hanno accolto l’invito a intervenire docenti dell’Università di Firenze (Gianfranco Bandini, promotore del Manifesto della Public Education, interverrà sul valore della public history nelle scuole per le attività legate al territorio e al patrimonio materiale e immateriale della comunità); dell’Università di Padova (il geografo Mauro Varotto, affronterà il tema della storia e della valorizzazione dei paesaggi rurali); dell’Università di Salerno (Marcello Ravveduto affronterà il tema della toponomastica, ovvero dei nomi di strade, piazze e spazi pubblici); ed inoltre Vincenzo Cassì, direttore dell’Archivio di Stato di Ragusa; Santo Burgio dell’Università di Ragusa, Giorgio Flaccavento presidente di Insieme in città; Chiara Ottaviano presidente di Ass. Archivio degli Iblei insieme ad altri esperti e docenti che interverranno su temi specifici della storia di Ragusa nelle varie epoche.
Gli insegnanti che desiderano partecipare al corso di aggiornamento devono fare pervenire la richiesta tramite email indicando nome, cognome, istituto scolastico, materia di insegnamento, inviandola all’indirizzo sindaco@comune.ragusa.gov.it.