Dal 26 aprile tutti in classe: oggi in programma incontri tra sindacati e Ministero sui temi delle ripartenze, dei protocolli di Maturità e del reclutamento del personale.
Da oggi saranno 6 milioni e 850 mila gli alunni fisicamente in aula sugli 8,5 milioni totali degli istituti statali e paritari, 8 su 10. Sono 291 mila in più della scorsa settimana, tutti della Campania, che è uscita dalla zona rossa.
Restano in fascia di massimo rigore Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta, con 390 mila alunni in didattica a distanza (dad). In tutto saranno quasi un milione e 657 mila quelli ancora a casa in dad la prossima settimana. Dal 26, invece, in zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza al 100%. In zona rossa le lezioni si svolgeranno in classe fino alla terza media (ora è fino alla prima), mentre alle superiori l’attività si svolgerà almeno al 50% in presenza.
Sulla riapertura della attività scolastica, gli esami di Stato e l’aggiornamento protocollo sicurezza e sul reclutamento del personale docente, i sindacati della scuola – a quanto si apprende – sono stati convocati per oggi dal ministero dell’Istruzione. Gli appuntamenti sono fissati alle 9.30 e alle 14.30.
In merito a questi temi, il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli, a Omnibus, su La 7, ha detto: “Non si tratta di frenata, anzi il ritorno in presenza è stato a lungo auspicato dai dirigenti scolastici ma le nostre sono considerazioni di tipo tecnico. Da un lato oltre il 70% del personale scolastico è stato vaccinato ma le criticità sono sempre lì: innanzitutto il trasporto pubblico locale, poi gli spazi sono quelli di qualche mese fa.
Aggiungiamo che il piano di screening che doveva partire non riesce a decollare, qualche preoccupazione dunque è lecito averla. Sarebbe opportuno lasciare alle scuole la possibilità di decidere la percentuale da far frequentare, per esempio il 75% in presenza il resto lo decide la scuola.
Noi siamo assolutamente favorevoli al rientro a scuola dei ragazzi ma nei mesi passati ci è stato risposto che non c’erano le condizioni per quanto riguarda i trasporti. La situazione dei trasporti è rimasta la stessa, la differenza è che ci sono state le vaccinazioni al personale scolastico ma il piano è stato sospeso: forse era il caso di non sospenderlo e proseguire”.