Scuola, ministro Bianchi, verso la riapertura anche in zona rossa - QdS

Scuola, ministro Bianchi, verso la riapertura anche in zona rossa

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Scuola, ministro Bianchi, verso la riapertura anche in zona rossa

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mercoledì 24 Marzo 2021

Più della metà del personale scolastico è già stato vaccinato. Il Governo - accelerando la campagna vaccinale - desidera riaprire le scuole al più presto per evitare "conseguenze durature".

La chiusura delle scuoleha comportato innumerevoli disagi a studenti e famiglie. L’intenzione del Governo, adesso, è quella di riaprire le aule cominciando dall’infanzia e dalla primaria.

“La scuola non si sia mai fermata, anche in condizioni complicate. Per questo, voglio ribadire anche qui la mia gratitudine a tutto il personale scolastico, in particolare a quei docenti e ai dirigenti che si sono messi al servizio delle nostre studentesse e dei nostri studenti, educandoli al giudizio e alla responsabilità, a partire da coloro che hanno più bisogno di attenzione – ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi al question time -. Lo scenario epidemiologico si è modificato. La sospensione dell’attività didattica in presenza è infatti correlata alla circolazione delle varianti del Covid-19. Sebbene necessaria, è stata una decisione molto sofferta, dolorosa. La riteniamo tuttavia responsabile perché fondata sulle indicazioni scientifiche e perché volta alla tutela anche dei più giovani”.

Sospensione didattica in presenza, possibili conseguenze negative durature

“Nella convinzione che la prolungata sospensione della didattica in presenza determini conseguenze non solo sugli apprendimenti ma anche sulla socialità che possono essere duraturi, il Governo sta lavorando intensamente per far tornare tutti gli studenti nelle aule, al più presto, imprimendo una vigorosa accelerazione al piano vaccinale – ha continuato il ministro -. Stiamo investendo risorse e impegno per far rientrare tutti i nostri alunni, quanto prima, proprio a partire da quelli più piccoli, che frequentano la scuola dell’infanzia e la primaria. Ma l’obiettivo è non fermarsi a loro”.

Dl Sostegni, fondi anche per Patti di comunità

“Potremo contare sulle risorse che l’Esecutivo ha stanziato 300 milioni col decreto legge ‘Sostegni’ per supportare le istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza epidemiologica, così dimostrando l’importanza strategica riconosciuta alla scuola – ha spiegato quindi Bianchi -. Oltre alle risorse per la ripresa in sicurezza, quanto prima, di tutte le attività in presenza, sono state stanziate somme per accompagnare la chiusura dell’anno scolastico e la costruzione di un ponte verso il prossimo, per il recupero di competenze e socialità, anche attraverso i Patti di comunità, strumento di autonomia responsabile e solidale.

In particolare, 150 milioni serviranno proprio per l’acquisto di strumenti e di servizi per la sicurezza di studentesse, studenti e personale; per potenziare i servizi professionali per l’assistenza psicologica e pedagogica; per servizi medico-sanitari volti a supportare le scuole nella somministrazione facoltativa di test diagnostici e specificamente nell’espletamento delle attività di tracciamento dei contatti. Altri 150 milioni sono destinati al potenziamento dell’offerta formativa extracurricolare, al recupero delle competenze di base e della socialità e al consolidamento delle discipline”

Piano vaccini, oltre la metà del personale scolastico già vaccinato

Oltre la metà del personale scolastico è stato vaccinato “con differenze tra regioni e regioni”. E’ poi “costante il monitoraggio della situazione relativa ai contagi e alla diffusione delle varianti del Covid-19 nelle scuole anche per potenziare il piano vaccinale in tutte le realtà territoriali. Ho incontrato il commissario per l’emergenza, Figliuolo e il coordinatore del Cts Locatelli – ha aggiunto Bianchi -. L’assenza dal lavoro di tutto il personale scolastico per la somministrazione del vaccino è giustificata, non comportando alcuna decurtazione del trattamento economico. Abbiamo chiarissimo che gli interventi che abbiamo fatto sono stati faticosi per le famiglie e i ragazzi”.

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