"Sei indagato per pedopornografia", il tentativo di truffa arriva via mail

“Sei indagato per pedopornografia”, il tentativo di phishing con il logo dell’Arma

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“Sei indagato per pedopornografia”, il tentativo di phishing con il logo dell’Arma

Melania Tanteri  |
mercoledì 09 Febbraio 2022

Accuse pesantissime e minacce nel tentativo di phishing. Ecco i consigli del dirigente della Polizia postale, Marcello La Bella.

A prima vista potrebbe sembrare reale. Il nome e la firma in calce di un vero esponente dell’Arma dei carabinieri potrebbe portare l’incauta vittima ad aprire la mail e., magari, fornire i propri dati bancari. Da giorni c’è un tentativo di phishing che sta terrorizzando tantissimi cittadini in tutta Italia: da diverso tempo, arrivano nelle caselle di posta elettronica di ignari cittadini, false convocazioni di giustizia da parte dell’Europol a nome di tale Teo Luzi, generale del corpo dei carabinieri, in cui vengono contestati reati.

Il contenuto della mail

Nella mail, si informa la vittima che “A seguito di analisi e lavori effettuati dalla nostra Brigata per la Tutela dei Minori (BPM) sulla rete informatica, sono state individuate alcune tracce dei tuoi dati identificativi e sei oggetto di diversi procedimenti giudiziari in essere” in materia di pornografia, pedopornografia e cyberpornografia, e di dare riscontro entro 72 ore, ovvero “fornire le vostre giustificazioni affinché possano essere approfondite e verificate al fine di valutare le sanzioni. Trascorso tale termine – si legge – saremo obbligati a presentare la nostra segnalazione”, per “per stabilire un mandato di cattura nei suoi confronti”.

Gli indizi della truffa

Ci sono però alcuni indizi che evidenziano che si tratti di una truffa: innanzitutto la mail dalla quale arriva la comunicazione, l’indirizzo a cui viene mandato il comunicato, il cui dominio è francese, infine il tu con cui si rivolge il sedicente comandante. In ogni caso, come consiglia la polizia postale, occorre stare attenti.

I consigli della Polizia postale

Nonostante il tentativo di truffa sia palese, a qualcuno potrebbe sfuggire. Per questo Marcello La Bella, dirigente della Polizia postale di Catania. “In questo periodo i tentativi di truffa si sono intensificati – dice. Il consiglio è quello di non aprire mai allegati di cui non si conosce la provenienza – continua. In questo specifico caso, si tratta su un tentativo di truffa basato su una minaccia. Chi riceve questa mail non ha ovviamente commesso reato, ma c’è chi gioca con la paura delle persone. Se si è oggetto di indagine non arrivano comunicazioni via mail. In ogni caso – conclude – chi dovesse ricevere queste mail piò segnalare alla Polizia postale.

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5 commenti

  1. MARCO AGRETTI ha detto:

    Tanto a breve tali persone che hanno ideato questa truffa se li porterà via il cancro…

  2. Giovanni ha detto:

    Distrattamente e non volendo ho aperto l’allegato. Che devo fare????????? Sono preoccuptaissimo, grazie a chi mi saprà rispondere….

    1. Max ha detto:

      giovanni stai traquillo ,sono un esperto di informatica ,ho aperto anche io quella mail ,prima però l’ho scansionata con diversi antivirus e antimalware : E’ sicura e non è affetta da virus. Forse sperano che tu risponda e gli dia i tuoi dati . Cancella la mail mettendola nella posta indesiderata.
      Ciao

  3. Giunio Luigi ha detto:

    ma non bisogna rispondere minacciandoli di denuncia?

  4. Michele ha detto:

    Buongiorno
    Distrattamente ho cliccato sull’allegato pdf ma non si è aperto e ora non lo trovo sullo smartphone per cancellarlo. Non vorrei che fosse contenuto un virus oppure che mi venissero trafugate le psw o estremi per i pagamenti on line. Mi potete dare consigli ? Grazie

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