In Sicilia nel 2022 sono stati spesi in beni durevoli oltre 4 miliardi di euro. Un po’ meno dell’anno precedente (-2,7%), ma in linea con la media nazionale, con valori un po’ più alti del resto delle regioni del Mezzogiorno. Secondo il ventinovesimo Osservatorio Findomestic, grazie alla tenuta del settore delle auto usate, per le quali sono stati spesi nell’Isola 1 miliardo e 122 milioni di euro, una cifra in diminuzione del 2,8% contro il -4,8% di media nelle altre regioni del Sud. In controtendenza, poi, i motoveicoli che guadagnano il 7,7% (188 milioni di euro).
Diverso l’andamento degli acquisti per la casa, tra cui spiccano i mobili, che hanno superato il miliardo di euro di spesa totale nel territorio siciliano (+3%). Al contrario di Tv e Hi-fi, che subiscono una flessione dell’8,5%, per un valore assoluto di 152 milioni di euro, su un totale di spesa generica per l’elettronica di consumo di 355 milioni di euro.
In linea con il 2021 anche il segmento “telefonia” (422 milioni), mentre l’information technology perde il 6,3%, con introiti per 148 milioni di euro. La spesa sostenuta è correlata al reddito medio dei siciliani (16.230 euro l’anno) che è il terzo più basso d’Italia. Eppure, il reddito è in crescita del 6,9%, trainato in particolare da Palermo (+7,8%), Agrigento ed Enna (entrambe +7,6%).
Sempre per provincia, in riferimento alla spesa in beni durevoli, solo a Palermo (-1,1%), Siracusa (-1,6%), Agrigento (-1,9%) e Trapani (-2,3%) tale valore è diminuito meno della media regionale. Al contrario, i territori che segnano i peggiori risultati sono Enna (-3,9%), Caltanissetta (-3,6%), Catania (-3,5%), Ragusa (-3,4%), oltre a Messina, dove i consumi sono scesi quasi del 4,9%.
Palermo è l’unica provincia siciliana dove nel 2022 è stato superato il miliardo di euro di spesa in beni durevoli, ed è anche la città dove i redditi sono cresciuti maggiormente. Catania, al contrario, è, dopo Siracusa, la provincia siciliana dove nel 2022 i redditi sono cresciuti meno (5,8%). La tendenza della spesa in beni durevoli (-3,5% per 936 milioni di euro) è stata peggiore rispetto alla media regionale.
Messina è la terza provincia siciliana per spesa: i consumi si sono orientati verso le auto usate, mentre crolla il mercato del nuovo. Nella città sono stati spesi 225 euro a famiglia per prodotti di telefonia, l’1,5% in meno, con il peggior andamento in Sicilia. Siracusa è la provincia siciliana dove i redditi medi pro-capite nel 2022 sono aumentati meno (+5,6%) rispetto alle altre province siciliane, mentre la spesa si è ridotta, nel 2022, dell’1,6%, per un totale di 349 milioni di euro.
A Trapani, i consumi totali sono stati di 343 milioni di euro, che derivano soprattutto dagli acquisti di auto usate (91 milioni di euro, -3% rispetto al 2021) e auto nuove (55 milioni, -11,5%). I motoveicoli valgono, invece, 12 milioni: +23%, la terza crescita più sostenuta del settore in Italia. Interessanti i risultati del territorio agrigentino: nel 2022 i redditi sono cresciuti del 7,6%, il secondo incremento maggiore in Sicilia dopo Palermo, mentre la spesa complessiva in beni durevoli è diminuita dell’1,9% a 320 milioni di euro complessivi.
Ragusa è la provincia siciliana, con 17.958 euro, con il reddito medio per abitante più alto. Al contrario, è terz’ultima per spesa complessiva in beni durevoli nel 2022: 253 milioni di euro, -3,4%. Peggio solo Caltanissetta e Enna: nella prima sono stati spesi 193 milioni di euro in beni durevoli, il 3,6% in meno rispetto al 2021: il mercato dell’auto nuova ha contribuito per 27 milioni di euro (-14,4%), mentre l’usato per 50 milioni (-2%). Quindi, Enna, la provincia siciliana con la minor spesa complessiva in beni durevoli: 119 milioni di euro, -3,9% nel 2022.