“Sarà la prima volta che avremo un bilancio entro il 31 gennaio. Si era detto che sarebbe stato approvato entro fine anno ma per i miracoli ci dobbiamo ancora attrezzare. Era un tentativo dell’assessore all’Economia che ho apprezzato”: l’approvazione della legge finanziaria entro il primo mese del nuovo anno è una delle certezze che il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ha portato con sé nel consueto incontro con i giornalisti a Palazzo d’Orléans per lo scambio di auguri di fine anno. Un’altra certezza è che il governo non impugnerà il giudizio della Corte dei Conti che ha sospeso la parifica del rendiconto 2020 della Regione siciliana.
Ma quella dei conti in ordine non è l’unico fronte che vede impegnato il governo regionale. Ad impensierire il presidente c’è l’emergenza rifiuti: “Se non c’è una norma Gualtieri su base regionale, con poteri speciali, sono convinto che difficilmente i termovalorizzatori troveranno la luce. Ormai non abbiamo alternative o si realizzano i termovalorizzatori o saremo sempre in crisi”.
Il presidente ha poi parlato delle polemiche sulla presunta rinuncia agli 8 miliardi dello Stato: “Il credito – ha chiosato – non è mai esistito, in realtà, e ci sono due sentenze della Corte Costituzionale che lo testimoniano. In base a questo, si è ragionato con il ministro Giorgetti per dare un primo segnale da parte del Governo di voler risolvere la questione dei tributi, visto che l’erario statale ha ottenuto fino a 42 miliardi di accise dalla Sicilia. Questi segnali si sono concretizzati nei 200 milioni in arrivo quest’anno, mentre altri arriveranno nei prossimi anni. Se non si fosse trovata una soluzione, si sarebbe generato un conflitto tra poteri dello Stato inedito che avrebbe visto la Sicilia parte lesa”.
Tra i temi affrontati in conferenza stampa anche quello della Sanità di territorio che in Sicilia “è ancora tutta da costruire”: “Sui lavoratori amministrativi dell’emergenza Covid – ha spiegato Schifani – che hanno ottenuto una proroga di due mesi, abbiamo fatto una scommessa. Io credo nella sanità di territorio che può alleggerire gli ospedali ma per fare questo bisogna dotarla di strutture e personale tecnico”. Sulle liste d’attesa una promessa: “Sto studiando una soluzione per la riduzione delle liste d’attesa, lavorerò per risolverlo. Non possiamo tollerare che chi chiede una tac in un ospedale pubblico deve sentirsi dire ‘torni tra dieci mesi’, dobbiamo trovare il modo per ridurre i tempi”.
Altra promessa fatta dal presidente è quella di un incontro con l’Anas a gennaio, dal momento che le condizioni dell’autostrada Palermo-Catania sono “offensive del buon senso dei siciliani”: all’ad chiederà un cronoprogramma preciso per riportare in vita quest’arteria vitale per il traffico dell’isola. A gennaio il Presidente Schifani incontrerà anche il ministro Calderoli per discutere dei principi dell’Autonomia differenziata e di quello dell’insularità e per attuare anche gli articoli 36 e 37 dello Statuto rimasti sulla carta. In linea con quanto annunciato in campagna elettorale, Schifani ha confermato che la Sicilia sarà la prima regione che riattiverà l’elezione dei presidenti di provincia”.
A proposito del depuratore di Priolo, dove conferiscono le aziende del petrolchimico di Siracusa, Schifani ha parlato di una situazione che si sta “aggravando”. L’ex Procuratore generale di Trento Giovanni Ilarda è stato nominato commissario liquidatore del Consorzi Asi Sicilia orientale “e collaborerà con la magistratura”, ha detto Schifani. E infine, un aggiornamento sugli equilibri in maggioranza: “Se ho sentito Miccichè per Natale? Mi sono scambiato gli auguri con il Presidente Silvio Berlusconi…”.