PALERMO – Ricostruzioni in 3D, realtà aumentata, immagini realizzate da droni, contenuti multimediali, un’applicazione per smartphone, un portale web.
E, soprattutto, una piattaforma che consente con semplicità di aggiornare e implementare la documentazione relativa all’immenso patrimonio storico-archeologico della nostra isola. Per i beni culturali siciliani scatta la “rivoluzione” digitale grazie a “Sicilia Virtual + – I luoghi della cultura”, il progetto realizzato dal governo regionale con l’assessorato ai Beni culturali e con l’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica mediante la le risorse del Po-Fesr Sicilia 2014-2020.
“Con l’impiego delle moderne tecnologie digitali – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – facciamo un grande passo avanti nella fruizione e nella diffusione della conoscenza del nostro immenso patrimonio storico e archeologico. Grazie alle risorse comunitarie destinate a modernizzare tutta l’amministrazione regionale, con questo progetto ci poniamo all’avanguardia, offrendo a turisti e visitatori una modalità più immediata per approfondire dettagli e particolari dei nostri beni culturali. Allo stesso tempo ci dotiamo di strumenti efficienti e versatili per gestire e custodire l’imponente mole di documenti e informazioni riguardanti i tanti ‘tesori’ della nostra Isola”.
“Grazie alle nuove tecnologie potenziamo l’attrattività dei nostri luoghi della cultura – aggiunge l’assessore regionale dei Beni culturali Alberto Samonà – e consentiamo che possano essere conosciuti da un pubblico sempre più esigente e diversificato. In 18 siti di tutta la Sicilia, infatti, è adesso possibile arricchire la visita con contenuti multimediali, che permettono di ricostruire i luoghi e offrono informazioni complete e in più lingue. Rendere una visita più attrattiva e interessante vuol dire guardare al futuro nel nome della nostra storia plurimillenaria e della nostra identità profonda”.
“L’intervento – specifica l’assessore all’Economia Gaetano Armao, al cui assessorato fa capo l’Autorità per l’innovazione tecnologica – è stato concepito all’interno della strategia definita nell’Agenda digitale Sicilia approvata a marzo 2018 dal governo Musumeci e quindi inserita nel Piano triennale della transizione digitale 2018-2020 dell’Amministrazione regionale. Con questo progetto abbiamo investito su nuovi processi di valorizzazione del patrimonio, iscrivendo i concetti di culture e di innovazione digitale nell’ambito della comunicazione dei beni culturali regionali”.
Sul fronte della fruizione al pubblico, attraverso il portale web di “Sicilia Virtual +” (https://virtualplus.regione.sicilia.it) è possibile accedere a un elevato numero di informazioni (dettagli storico-culturali, approfondimenti, ricostruzioni in 3D, video immersivi, virtual tour “aumentati”, gallerie fotografiche, sezioni grafiche frutto di ricerca storica, contenuti multimediali, contatti e numeri utili) di ogni luogo della cultura presente sulla piattaforma. Inoltre, grazie all’app “Sicilia Virtual +” (idem “Sicilia Virtual Plus), disponibile sia per iOs sia per Android, durante la visita basterà inquadrare i “punti di interesse” presenti in loco per accedere a contenuti aggiuntivi e multimediali, sino a potere fruire di contenuti in realtà aumentata utilizzando gli appositi visori. Una funzionalità aggiuntiva, quest’ultima, rispetto a quanto previsto inizialmente dal progetto. Tutte le schede sono implementabili nel tempo e possono essere replicate con facilità per altri luoghi regionali di interesse storico-culturale.
“Sicilia Virtual +” ha anche consentito di creare un archivio digitale, attraverso la raccolta e l’archiviazione di una vasta mole di documenti grafici, fotografici, video e multimediali di ogni sito culturale. Una grande quantità di dati completa di tutte le referenze bibliografiche, partendo da quanto già in possesso del Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione grafica della Regione Siciliana. Un lavoro di alta valenza scientifica, puntuale sul fronte documentale, innovativo nelle modalità di sfruttamento e divulgazione dei contenuti attraverso moderne interfacce digitali».