Sicilia zona bianca fino al 6 settembre, ma i no vax mettono a rischio 40 comuni - QdS

Sicilia zona bianca fino al 6 settembre, ma i no vax mettono a rischio 40 comuni

Luigi Ansaloni

Sicilia zona bianca fino al 6 settembre, ma i no vax mettono a rischio 40 comuni

sabato 21 Agosto 2021

I no vax non hanno spinto per ora la Sicilia in zona gialla, ma rischiano di spingere in restrizioni ancora tutte da scoprire almeno una quarantina di comuni

I no vax non hanno spinto per ora la Sicilia in zona gialla, ma rischiano di spingere in restrizioni ancora tutte da scoprire almeno una quarantina di comuni.

E’ questo l’intenzione della Regione, con Musumeci e Razza che attendono le liste dell’Asp per sapere quali comuni non hanno raggiungo il 70% del ciclo vaccinale. Sotto quella soglia, scatteranno le restrizioni.

ECCO DOVE

Si tratta per lo più di comuni della Sicilia centro-orientale, dove non solo non si raggiunge la soglia del 70% ma nemmeno del 60% come prima dose. Le grandi città e i grandi distretti, come ad esempio quelli di Palermo e Catania, dovrebbero essere salvi. Meno comuni più piccoli, dove c’è una fortissima resistenza al vaccino.

SICILIA BIANCA FINO AL 6 SETTEMBRE?

Intanto appaiono “più chiari” (si fa per dire) i motivi che hanno consentito alla Sicilia di rimanere zona bianca nonostante i dati fossero per tutti dagiallo.

Per calcolare il tasso di saturazione nelle terapie intensive, contrariamente a quanto fatto fino a giovedì scorso dall’Agenas, il ministero della Salute da almeno due settimane considera non solo i posti letto disponibili ma anche quelli attivabili, che in Sicilia, almeno fino ieri, secondo Agenas erano 196 contro i 715 già funzionanti.

Dunque, grazie a questo (e non ad un “magheggio” della Regione come si pensava), per la cabina di regia le terapia intensiva in Sicilia erano al 9,2%, dunque sotto il 10%, limite per la zona gialla. L’Agenas aveva addirittura dichiarato che le intensive erano all’11%, ma si è capito che è una percentuale dettata dai posti “attivati” e in funzione, e non quelli totali a disposizione.

Ora anche l’Agenas si è “adeguata”, dicendo infatti che le percentuali del tasso di occupazione in terapia intensiva in Sicilia attestandosi al 9% (10% è la soglia massima prevista dai nuovi parametri) mentre segna +1% l’occupazione di posti letto in area medica non critica raggiungendo il 18% contro la soglia massima del 15%. Questi i dati Agenas relativi al rilevamento del 20 agosto.

Insomma, tecnicismi su tecnicismi che tra l’altro si scoprono all’ultimo minuto, e non è la prima volta. E’ già successa una cosa del genere quando a marzo la Sicilia doveva passare zona rossa, ma si salvò all’ultimissimo minuto.

Dunque, grazie a tutto questo, l’estate dell’Isola è definitivamente salva. Agosto ormai è andato e potrebbe resistere anche una parte di settembre. Il 9,2% deve resistere fino a martedì prossimo, quando ci sarà il prossimo monitoraggio.

A quel punto, se ne riparlerebbe di Sicilia zona gialla dal 6 settembre, e importerebbe a pochi, con i turisti ormai per la stragrande maggioranza tornati a casa. Ed era quello l’obiettivo di tutti: resistere.

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Un commento

  1. Simone d ha detto:

    Complimenti per la chiusura dell’articolo. Effettivamente importerebbe a pochi se scuole danza, palestre, teatri, ecc. dovessero chiudere di nuovo. Importerebbe solo a chi li gestisce e che per il secondo anno di fila dovrà fare la fame. Però l’estate è salva..👏👏

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