Sanità

Sicilia zona gialla dal 16 febbraio, Cascio, Troppi casi e morti

“Sicilia zona gialla troppo presto? Navighiamo un po’ a vista, ieri ci sono stati più di 200 casi rispetto al giorno prima, vediamo i numeri.

Io mi auguro di sì, ma non ci può essere un calo dell’attenzione, non possiamo permettere tranquillamente le feste, ad esempio. Ci vuole una responsabilizzazione di tutti, anche in vista dell’apertura della scuola, i docenti hanno un ruolo importantissimo”.

A dirlo è il professore Antonio Cascio, Direttore UOC Malattie Infettive e Tropicali – Policlinico “P. Giaccone” Palermo, a proposito dell’epidemia di coronavirus in Sicilia.

Sarebbe presto il 16 febbraio? Lo vedremo in questi giorni, ci sarà il responso. I morti però sono ancora tanti, la curva è l’ultima a scendere. Ritornando con a rivalità poi si ripercuota a lungo tempo nel numero dei morti. Dobbiamo evitarne altri”

Cascio continua: “Fin quando non saremo tutti vaccinati ci saranno sempre nuovi focolai epidemici, e curva potrà tornare a salire. Siamo felici tutti della zona arancione, ma non è un liberi tutti. Dobbiamo stare attenti. Questa storia non è ancora finita, finché non raggiungeremo immunità di gregge”.

“Mi auguro per settembre-ottobre questa storia sarà conclusa – dice Cascio -. Sicuramente dopo la vaccinazione di massa, quantomeno in tutte le strutture sanitaria, aspettando che siano covid free. Speriamo possano poi riaprire in sicurezza tutti, che si possa fare tutto ma ovviamente sempre stando attenti”.