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Zone franche montane, applicare la legge dimenticata dall’Ars

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Zone franche montane, applicare la legge dimenticata dall’Ars

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giovedì 06 Maggio 2021

La Legge obiettivo approvata dalla Regione Siciliana il 17 dicembre 2019, per il riconoscimento delle Zone Franche Montane è in attesa da più di 2200 giorni di essere applicata

Ben 110 amministratori dei 133 comuni che rappresentano le Terre alte di Sicilia, coordinati dall’Associazione Zone Franche Montane di Sicilia hanno preso parte, questa mattina, alla grande adunanza che si è svolta in piazza di Montecitorio a Roma.

La delegazione di sindaci e comitato dell’Associazione Zone Franche Montane di Sicilia ha espresso apprezzamento per la disponibilità dimostrata dai ministri per il Sud e per la Coesione territoriale, Mara Carfagna e dalla ministra e gli affari regionali e le autonomie del governo Draghi, Maria Stella Gelmini.

“Il ministro Carfagna ci ha ascoltato – ha commentato il
coordinatore regionale delle Zone Franche Montane Sicilia, Vincenzo Lapunzina –
e ha detto che nei prossimi giorni studierà il dossier per agevolare la
definizione dell’iter legislativo”. Nella delegazione ricevuta dal ministro
Mara Carfagna erano presenti Antonio Rini, sindaco di Ventimiglia di Sicilia,
in rappresentanza dell’Anci Sicilia, Concetto Orlando, sindaco di Roccafiorita,
in provincia di Messina, il comune più piccolo dell’Isola.

La ministra Gelmini che ha incontrato una delegazione
composta da Franco Ribaudo, sindaco di Marineo, Salvatore Noto, sindaco di
Marianopoli e Rosalba Mollica, assessore del comune di Floresta, il più alto di
tutta la Sicilia ha dichiarato: “Ho incontrato i sindaci delle aree montane
della Sicilia e il comitato promotore, che mi hanno informato in merito alla
possibile istituzione di zone franche per il rilancio di loro territori. Ho
ascoltato con attenzione le esigenze di queste comunità. Darò mandato alla
Commissione paritetica della Regione Siciliana di approfondire il tema e di
assumere le eventuali iniziative necessarie”.

“Siamo soddisfatti degli incontri di oggi e della massiccia
presenza dei sindaci in rappresentanza di tutte le Terre alte della Sicilia –
ha commentato Vincenzo Lapunzina, coordinatore dell’Associazione Zone Franche
Montane Sicilia. – Urge definire l’accordo quadro tra lo Stato italiano e la
Regione siciliana.

Alle istituzioni regionali il compito di convincere il governo a dare la priorità a quello della Sicilia. Siamo convinti che il vice presidente della Regione, Gaetano Armao, farà di tutto per accelerare l’iter.

In ogni caso – ha concluso – in attesa della definizione di
tutto l’accordo si potrebbe dare priorità al finanziamento delle zone Franche
Montane, in questi termini c’è già la piena disponibilità da parte della
Ragioneria generale dello Stato e da parte di tutto l’arco istituzionale in
maniera trasversale”.

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