Il capo dell’Amministrazione comunale ha azzerato la propria squadra dopo le tensioni dei giorni scorsi all’interno della maggioranza. Ora i partiti cercano nuovi e più stabili equilibri
GELA (CL) – Il mondo della politica locale è in subbuglio. Il sindaco ha chiesto le dimissioni agli assessori e questi, dopo qualche frizione, le hanno presentate. Da qualche giorno la città non ha un Esecutivo e chi vive a contatto con le stanze dei bottoni è in ansia.
La crisi serpeggia da mesi e lo dimostrano le votazioni in Aula durante le sedute di Consiglio comunale: franchi tiratori o consiglieri di opposizione che si accordano con il sindaco nella speranza di ottenere benefici e che non partecipano a votazioni “pericolose” come quelle sul bilancio.
Tutto è nato dopo alcune dichiarazioni dell’assessore ai Servizi sociali, Nadia Gnoffo, la quale ha dichiarato che il sindaco avrebbe dovuto allontanare la consigliera Romina Morselli a seguito dell’episodio dell’abbandono dei rifiuti di un anno fa. Si è riaperta una ferita mai sanata in cui sono venute fuori tutte le discrepanze della maggioranza e questa volta il gruppo politico di sostegno al sindaco ha definito l’assessore Gnoffo, “pro-tempore”.
Una guerra a suon di comunicati stampa che ha decretato la crisi politica, culminata con la presa di posizione del primo cittadino. “Non è stata una decisione presa all’improvviso ma a lungo meditata – ha detto Greco – poiché serve un chiarimento profondo prima di andare avanti. Dialogherò e mi confronterò con tutti per arrivare a una soluzione condivisa”.
La spartizione dei posti di governo è così iniziata: Forza Italia vuole un secondo assessorato, l’Udc non vuole mollare il suo, Terenziano Di Stefano vice sindaco non intende lasciare e la città aspetta.
In ogni caso, la verifica politico-amministrativa avviata dovrebbe servire a delineare, all’interno della maggioranza, un programma che veda di nuovo tutti concordi sulle modalità da attuare per andare avanti, evitare i continui contrasti e lavorare insieme.