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Danni per il maltempo, l’appello del sindaco Tranchida: “Accelerare sui ristori”

Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, chiede al governatore Schifani interventi immediati per i ristori spettanti ai Comuni siciliani colpiti dalla terribile ondata di maltempo dello scorso 26 settembre.

Ecco il commento del primo cittadino sull’iniziativa del presidente della Regione sulla dichiarazione dello stato d’emergenza come strumento per accelerare le procedure d’intervento.

Sindaco Trapani: “Servono urgentemente i ristori per i danni del maltempo”

“Ho aspettato qualche giorno per commentare l’iniziativa del presidente Schifani a proposito della dichiarazione dello stato di emergenza che serve soprattutto per accelerare le procedure d’intervento della pubblica amministrazione, regionale in primis, e per porre rimedio, dove possibile, anche a quanto attiene alle opere per evitare l’ennesimo straripamento del fiume Verderame in danno di Salinagrande e non solo”, ha dichiarato il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida.

Il primo cittadino ha aggiunto: “Nella relazione di accompagnamento e negli allegati prodotti dal dipartimento regionale di Protezione civile si evince che Trapani e Misiliscemi, ma anche altre città, sono state colpite da eventi straordinari per intensità e volume di piogge in un arco di tempo brevissimo, impossibile da smaltire dal sistema infrastrutturale attuale”.

“I danni che hanno subito i cittadini di Salinagrande, i privati e le attività commerciali di Trapani ma anche di altre città – sottolinea Tranchida -abbisognano, però, urgentemente di ristori. Per fare questo occorre il riconoscimento dello stato di calamità naturale, affinché la Regione stanzi le risorse che servono oppure, ove impossibilitata nel complessivo a farlo, si rivolga al governo di Roma, come già avvenuto anche in un passato recente. In questa direzione, assieme al commissario Burgio e agli altri sindaci che condivideranno l’appello, chiederemo al presidente della Regione di accelerare sui ristori, perché riteniamo che vadano debitamente e subito concessi, adottando contestualmente i provvedimenti per riconoscere al nostro territorio lo stato di calamità naturale“.