Siracusa, laurearsi in Comune ai tempi del Coronavirus - QdS

Siracusa, laurearsi in Comune ai tempi del Coronavirus

redazione

Siracusa, laurearsi in Comune ai tempi del Coronavirus

venerdì 06 Marzo 2020

Discutere la tesi di laurea nella stanza di rappresentanza
del sindaco, assieme ai familiari più stretti, invece che a casa. È
l’opportunità che il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha deciso di
offrire agli studenti che si accingono a concludere il loro percorso accademico
e che, a causa dell’emergenza Coronavirus e della conseguente sospensione delle
attività didattiche, sono stati invitati dai rispettivi Atenei a tenere l’esame
finale nelle loro abitazioni attraverso una piattaforma informatica.

L’idea è stata suggerita da Federica, laureanda in
Giurisprudenza a Bologna, che ha avanzato la richiesta attraverso la pagina
Facebook del sindaco Italia. Dopo tanti sacrifici e fatiche, la studentessa non
ha gradito l’idea di discutere la tesi nel salotto di casa e così ha chiesto di
potere utilizzare un luogo istituzionale degno del momento. Il sindaco ha
accolto la richiesta mettendo a disposizione lo studio verde di Palazzo
Vermexio e decidendo di offrire la stessa opportunità ai tutti gli altri
laureandi siracusani che vivranno la stessa condizione di Federica, fino alla
scadenza dei provvedimenti presi della Presidenza del Consiglio dei ministri
sulla Covid-19. Proprio per limitare il rischio contagio, nella stanza saranno
ammessi fino a un massimo di sei parenti.

“La laurea – ha spiegato il sindaco Italia – è un momento
unico nella vita di uno studente. È il raggiungimento di un obiettivo
importante, il coronamento di un percorso difficile, spesso con il sacrificio
delle famiglie, che merita di essere vissuto in maniera istituzionale e
ricordato nel modo migliore. Saremo lieti di accogliere gli studenti e i loro
cari nel principale palazzo della vita civile cittadina e nella stanza che fa
da cornice ai momenti più formali”.

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