Siracusa

Siracusa, Parco degli Iblei e lo stop della IV Commissione

Lo stop alla richiesta di istituzione del parco degli Iblei da parte della IV Commissione Territorio Ambiente dell’Assemblea Regionale siciliana nella seduta del 23 luglio 2024, ha suscitato vivo malcontento tra gli ambientalisti.

Il presidente della Commissione, nonché sindaco di Melilli – uno dei Comuni che ricadono nel parco – , Giuseppe Carta, ha spiegato che detta decisione è scaturita dopo numerosi incontri avuti con i sindaci dei comuni interessati, associazioni di categoria, comitati spontanei a tutela degli agricoltori, allevatori e imprenditori della filiera agroalimentare, imprenditori edili rurali che operano nel territorio interessato. Numerose sono state le criticità sollevate nel corso delle audizioni.

Siracusa, Parco degli Iblei: l’intervento di Giuseppe Carta

“Ho chiesto alla Regione di interloquire con il Governo nazionale affinché si rivaluti la stessa opportunità dell’istituzione del Parco nazionale degli Iblei, individuando alternative forme di tutela ambientale del territorio – ha detto Carta – o di avviare un nuovo iter procedurale che, attraverso un effettivo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati garantisca alle filiere produttive locali lo svolgimento delle proprie attività e una perimetrazione del Parco coerente con l’antropizzazione del territorio nel quale ricade. Nella proposta di perimetrazione iniziale dei 150.000 ettari sono compresi 32 comuni: 5 nell’ex provincia di Catania, 9 nel ragusano e 18 nell’ex provincia di Siracusa. Credo che la tutela del territorio, senza un dialogo con le realtà interessate, sia una soluzione troppo parziale serve una riflessione più profonda e democratica”.

La nota delle associazioni sul tema Parco degli Iblei

Le Associazioni ambientaliste Federparchi Sicilia, Legambiente Sicilia, Cai Sicilia, Ente Fauna siciliana, Lipu Sicilia, Wwf Sicilia e Italia Nostra Aps Sicilia, hanno spiegato, attraverso una nota, che “La IV Commissione Ambiente ha approvato una risoluzione dal titolo ‘Verifiche e valutazioni in merito all’iter procedurale finalizzato all’istituzione del Parco nazionale degli Iblei’, alquanto superficiale e non esaustiva di nulla, dove non solo vengono ignorate e non riportate nella medesima risoluzione le legittime e molteplici posizioni di tante associazioni, movimenti culturali e ambientali che nella seduta del 3 aprile 2024 in audizione in IV Commissione Ambiente hanno confermato il loro sostegno per la istituzione del Parco nazionale degli iblei ma riteniamo che sia un fatto molto grave e non imparziale di un organo istituzionale dell’Assemblea regionale siciliana”.

“Continuare a ignorare – hanno proseguito gli ambientalisti – che la nascita di un parco nazionale può portare solo benefici economici e sociali alle comunità locali è una grave responsabilità perché basti pensare che nessun comune ad oggi coinvolto nei 24 parchi nazionali esistenti, una volta entrato, ha mai fatto richiesta di uscirne, anzi avviene proprio il contrario capendo l’importanza di uno strumento amministrativo e politico di governo del territorio molto utile che punta sulla tutela dell’ambiente nei territori coinvolti e sul potenziamento dell’ecoturismo come modello di sviluppo”.

“Da tempo chiediamo a coloro che esprimono forti perplessità per l’istituzione del Parco nazionale degli Iblei, con dati alla mano, di esprimere con tesi valide e supportate da elementi giuridici e amministrativi quanto da loro affermato, ma ad oggi non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta – hanno concluso le associazioni – . Pertanto chiediamo al Governo della Regione Siciliana di procedere con sollecitudine alla istituzione del Parco nazionale degli Iblei, così come previsto dalla legge nazionale n. 222 del 29/11/2007 che può solo essere uno strumento utile alla difesa della natura in Sicilia e allo sviluppo delle comunità locali siciliane”.