Tamponi e ritardi negli esiti per Siracusa. Questo il quadro grottesco disegnato dalla deputata Daniela Ternullo che denuncia il sistema regionale e provinciale sulla gestione dell’emergenza covid
“A Siracusa mancano i reagenti per i tamponi molecolari”, parole che non lasciano spazio ai commenti, quelle pronunciate stamani dalla deputata regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo.
Un problema in realtà che non riguarderebbe solo la città aretusea, ma nel resto dell’Isola e che nelle prossime ore dovrebbe essere risanato.
Previsto, infatti, l’arrivo delle nuove scorte di approvvigionamento per i kit diagnostici, distribuiti alla Regione Sicilia dal commissariato per l’emergenza Sars Cov2.
Se da una parte la questione dei reagenti viene risolta, la polemica rimane aperta sui tempi di attesa sugli esiti dei tamponi.
“Un fatto grave in audito – intanto la Ternullo -. Ho chiesto immediati provvedimenti. Non è possibile che per ovviare, dal 31 marzo si spediscano i tamponi a Catania, o peggio, a Palermo. È chiaro che così non si rispettano le canoniche 48 ore per rilasciare gli esiti.
Mettiamoci nei panni di chi lavora nei supermercati o in altre attività a stretto contatto con l’utenza e aspetta l’esito del tampone molecolare. Si trova in un limbo sanitario in cui non sa nulla. Se è positivo o meno al Covid, se e quando mettersi in isolamento.
Il risultato? Pregiudica l’organizzazione lavorativa e amplifica i rischi per la salute pubblica – conclude la deputata Ternullo-. Intendo andare fino in fondo a tale spiacevole vicenda”.