Società partecipate Palermo, Reset avvia procedure per Cassa integrazione - QdS

Società partecipate Palermo, Reset avvia procedure per Cassa integrazione

redazione

Società partecipate Palermo, Reset avvia procedure per Cassa integrazione

venerdì 22 Maggio 2020

La questione Reset e il futuro dei dipendenti della società
continua a tenere banco a Palermo e tra le forze politiche cittadine.
“L’amministratore unico della consortile – hanno scritto in una nota Paolo
Caracausi e Massimo Giaconia del gruppo consiliare Avanti Insieme,
rispettivamente, presidente e componente della Terza Commissione consiliare che
si occupa delle società partecipate – ha avviato le procedure di accesso alla
Cassa integrazione per ben 1.059 lavoratori su un totale di 1.360”.

“Durante l’ultima audizione – hanno aggiunto – dei
presidenti delle aziende partecipate (Amap, Amat, Rap e Reset), che risale a
lunedì scorso, Antonio Perniciaro della Reset ha dato conferma di quanto già
rappresentato nella prima relazione trimestrale 2020, ovvero di una contrazione
dei ricavi da fatturato a causa di una riduzione del corrispettivo da contratto
di servizio pari a ben 2 milioni di euro rispetto al 2109, nonché del blocco di
varie attività di interventi straordinario per conto del Comune, sospesi per la
mancanza della necessaria progettazione esecutiva, affermando altresì che in
mancanza di un intervento dell’Amministrazione comunale, sarebbe stato
costretto ad attivare le procedure per attingere agli ammortizzatori sociali
nei confronti di un numero considerevole di dipendenti, al fine di evitare di
mettere a rischio l’equilibrio economico-finanziario della consortile”.

Per mercoledì 27 maggio è stato fissato un incontro, voluto
dalla III Commissione con il vice sindaco Fabio Giambrone e l’assessore Sergio
Marino, in cui sarà affrontata la vicenda.

“Si auspica fortemente – hanno concluso Caracausi e Giaconia
– che dal prossimo confronto possano scaturire da parte dell’Amministrazione
attiva, soluzioni utili a bloccare le procedure per la Cassa integrazione,
viceversa gli effetti saranno devastanti, sia per i lavoratori che si vedranno
ridurre ancor di più i salari da part-time sia per la cittadinanza, considerato
che i servizi offerti, e sono parecchi, subiranno una drastica riduzione. Fra
tutti: la manutenzione del verde delle villette e dei giardini comunali, nonché
degli spazi esterni delle scuole, la custodia, l’accoglienza, la pulizia uffici
comunali ed altro ancora”.

Alla nota di Caracausi e Giaconia si sono aggiunti anche gli
altri consiglieri di Avanti Insieme, Valentina Chinnici, Toni Sala e Claudia
Rini. “Siamo pronti – hanno detto – a chiedere una riunione di maggioranza in
presenza del sindaco con all’ordine del giorno proprio le società partecipate,
la cui configurazione oramai si svolge in uno scenario molto preoccupante,
soprattutto per Reset, Rap e Amat”.

“All’inizio di questa esperienza amministrativa – hanno concluso
– il sindaco e il Consiglio comunale hanno messo in atto operazioni importanti
per salvare le partecipate facendole risorgere dalle ceneri del fallimento (si
ricordino Amia e Gesip), ma se entro la fine di questi ultimi due anni di
consiliatura non si dovessero mettere in campo azioni finalizzate a mettere in
sicurezza servizi e livelli occupazionale, tutti gli sforzi verranno
dolorosamente vanificati”.

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