Spid, pubblica amministrazione a portata di click - QdS

Spid, pubblica amministrazione a portata di click

Lidia Sicurella

Spid, pubblica amministrazione a portata di click

giovedì 12 Novembre 2020

Servizi ai cittadini e alle imprese sempre più orientati verso la digitalizzazione: previsti tre livelli di sicurezza. Dall’1 ottobre anche l’Inps sta progressivamente abbandonando il Pin a favore dell’identità digitale

ROMA – In linea con il contesto internazionale, l’Italia sta vivendo un processo di trasformazione e innovazione dei servizi ai cittadini e alle imprese in un’ottica di semplificazione, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali.

L’avanzare della tecnologia in un’ottica di digitalizzazione coinvolge a tuttotondo la Pubblica amministrazione andando progressivamente a modificare il rapporto tra cittadino e Pa. Partendo dalla carta d’identità elettronica e passando per la carta dei servizi nazionali, il nuovo passo riguarda l’identità digitale, ovvero la “chiave” data ad un soggetto che viene identificato per accedere a delle informazioni personali presenti online.

L’identità digitale anche noto come Spid, è un servizio di “pubblica autenticazione” che permette di accedere ai servizi online offerti dalla Pa, riducendo tempi di attesa e semplificando l’accesso alle informazioni.
Questo sistema permette di creare tre livelli di sicurezza, da definire al momento dell’attivazione del servizio o, in alternativa, aggiunti successivamente. Il primo consente di accedere ai servizi online grazie al nome utente e alla password scelti dall’utente; il secondo e il terzo livello, fondamentali per i servizi che richiedono un grado di sicurezza maggiore (come quelli fiscali), consentono l’accesso con le credenziali unite alla generazione di un codice temporaneo d’accesso. Oltre che per l’accesso a bandi e concorsi, lo Spid permette di accedere, visualizzare e operare sui siti Inps, Inail, amministrazioni pubbliche e servizi fiscali.

Stando alle informazioni presenti sul sito Inps, dal 1° ottobre 2020 l’Istituto ha cessato di erogare credenziali di accesso entrando ufficialmente nella fase transitoria di definitiva dismissione del Pin Inps. Durante questa fase – come afferma il sito rimarranno validi i pin in essere che potranno essere utilizzati per accedere alle procedure, modificati, convertiti in dispositivi se ordinari, ripristinati in caso di smarrimento o revocati. Resta salvo che, in caso di revoca, non sarà possibile richiedere un nuovo Pin. Per coloro i quali voglio accedere ai servizi dell’Istituto sarà necessario attivare l’identità digitale. Crearla è semplice e gratuito. Per richiedere lo Spid occorre essere maggiorenne, avere un indirizzo e-mail, un numero di telefono, un documento valido di identità e la tessera sanitaria con il codice fiscale. Una volta raccolta la documentazione necessaria si può inoltrare la richiesta ad uno degli identity provider segnalati sul sito del ministero. Tra i principali partner si segnalano, Poste Italiane, Aruba.it, Tim, InfoCert.
In base alla tipologia di riconoscimento scelto – online o di presenza – i provider potrebbero richiedere un contributo. Le procedure di attivazione richiedo, oltre ad una fase compilativa, un’identificazione da effettuare in sede o online. Un piccolo sforzo per una pubblica amministrazione alla portata di click.

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