Split payment, proroga al 2023, arriva l'ok dall'Ue - QdS

Split payment, proroga al 2023, arriva l’ok dall’Ue

Salvatore Forastieri

Split payment, proroga al 2023, arriva l’ok dall’Ue

martedì 07 Luglio 2020

ROMA – è arrivata l’autorizzazione formale dell’Ue. Lo ha confermato il Mef: il Consiglio europeo ha infatti accolto la proposta della Commissione n. 242 del 22 giugno 2020, concedendo all’Italia una proroga per l’applicazione dello “split payment” fino al 30 giugno 2023.

Per altri tre anni, quindi, così come anticipato dalle pagine di questo quotidiano, si continuerà ad applicare la “scissione dei pagamenti” nel caso di operazioni poste in essere nei confronti delle Pubbliche amministrazioni, ed assimilate, così come stabilito dall’articolo 17 ter del Dpr. 26 ottobre 1972 n.633.

La Commissione europea, nel sottolineare la temporaneità della proroga, ha ritenuto che nel caso italiano tale proroga fosse giustificata dal fatto che è ancora presto per potere dire che con l’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi fosse diminuita l’evasione dell’Iva.

Sempre la Commissione, tuttavia, ha posto l’attenzione sui problemi che lo split payment normalmente comporta, principalmente creando situazioni di credito Iva cronici, per l’impossibilità che, applicando il sistema, i contribuenti subiscono di compensare l’Iva pagata “a monte” (quella sugli acquisti), con l’Iva addebitata in fattura agli Enti pubblici, ma da questi non versata ai fornitori, ma direttamente all’Erario.

Ed a questo scopo, ha chiesto all’Italia di fornire una relazione, entro il 30 settembre 2021, al fine di far conoscere la situazione dei rimborsi, i problemi che i soggetti che applicano la scissione dei pagamenti incontrano e le soluzioni finalizzate ad evitare i disagi dei contribuenti interessati.(sf)

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