Stabilimenti balneari, anche in Sicilia rincari fino al 35 per cento - QdS

Stabilimenti balneari, anche in Sicilia rincari fino al 35 per cento

Elettra Vitale

Stabilimenti balneari, anche in Sicilia rincari fino al 35 per cento

lunedì 06 Luglio 2020

Indagine di Altroconsumo condotta su un campione di 177 strutture di regioni ad alto interesse turistico: solo in Sicilia aumento minimo dell’1%, in Liguria per due lettini e un ombrellone 45 euro

Sarà un’estate del tutto diversa quella del 2020, causa coronavirus, tanto per le nuove disposizioni alle quali i proprietari degli stabilimenti balneari hanno dovuto adeguarsi quanto per i rincari delle tariffe che i consumatori si trovano a dover affrontare. È quanto emerge dall’indagine realizzata da Altroconsumo, che ha intervistato i gestori italiani delle strutture estive per capire quali siano le misure adottate per garantire la protezione dei propri clienti e dello staff, in ottemperanza alle nuove linee guida decise il 25 maggio scorso durante la conferenza delle Regioni e delle Province autonome. L’associazione ha infatti realizzato delle interviste ai proprietari di ben 117 strutture del settore, situate in località turistiche delle regioni maggiormente frequentate durante la bella stagione quali Sicilia, Lazio, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Campania e Marche.

Il primo accorgimento sostanziale riguarda il posizionamento delle postazioni dotate di ombrellone per i clienti che deve prevedere un’area di almeno 10 mq di spazio per ognuno. Dall’analisi è emerso che nessuno ha installato i tanto discussi divisori in plexiglass e che, in alcun casi come Cervia, non è avvenuto alcun tipo di cambiamento rispetto alle stagioni passate, quando i bagnanti potevano usufruire già di una postazione compresa tra i 12 ed i 25 mq per ombrellone, collocandosi in cima alla classifica per maggior spazio disponibile. Al secondo posto si colloca Castiglione della Pescaia (10-18mq) e al terzo troviamo la Sicilia con il litorale palermitano (10-16 mq), insieme ad Anzio e Porto Recanati. Agli ultimi posti, invece, Finale Ligure e la Penisola sorrentina con una media di 10-12 mq, dunque nei limiti mini previsti per legge.

I clienti sono liberi di non indossare la mascherina mentre si trovano sotto l’ombrellone, mentre l’utilizzo è obbligatorio quando avviene un’interazione con altre persone o mentre ci si reca al bagno o al bar della spiaggia. Inoltre, diversi gestori hanno dichiarato di gestire le aree giochi per bambini tramite accesso contingentato o, in alcuni casi, di averne chiuso l’accesso alla clientela. Inoltre, alcuni lidi hanno stabilito che, al fine di controllare ingressi ed uscite, i clienti non possano più ricevere visite dagli ospiti esterni.

Un cambiamento che finisce per pesare sulle tasche dei consumatori, riguarda l’aumento dei tariffari imposti dalle strutture balneari, in relazione ai costi affrontati da questi ultimi per fornire gel igenizzante per le mani e l’inserimento di segnaletiche e informative ad hoc sulla spiaggia e nei bar. In particolare, Altroconsumo ha quindi chiesto agli intervistati quali saranno le tariffe praticate per il mese di agosto per un ombrellone e due lettini, che sono poi state confrontate con quelle del 2019.

A fronte di un incremento tariffario medio nazionale del 5% per l’abbonamento mensile, del 15% per il settimanale e del 12% per il giornaliero, nel litorale palermitano si registra un aumento minimo medio dell’1% in tutti e tre i casi. Numeri ben diversi dal Finale Ligure dove i bagnanti pagheranno il 35% in più per un ingresso giornaliero, che arriva a costare 45 euro rispetto ai 33 dell’anno scorso. Cifre preoccupanti se si pensa che in Sicilia la tariffa giornaliera è di 15 euro. Sempre a Finale Ligure, tuttavia, si registra l’unico caso di riduzione della tariffa per l’abbonamento mensile (-13%), strategia probabilmente volta a favorire la clientela più fidelizzata che passa l’intero mese in loco.
Facendo la media della variazione annuale dei costi di ogni località balneare, troviamo al primo posto la Penisola Sorrentina con un aumento medio del 32%, seguita da Finale Ligure con un +16%, Anzio che registra un incremento del 14%, Castiglione della Pescaia con un +9%, Cervia (+8%) e Porto Recanati (+7%). Quella del 2020 si presenta, dunque, un’estate salata per i clienti degli stabilimenti balneari ma, a quanto pare, tranne che nell’Isola.

Elettra Vitale

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