Nonostante le polemiche sugli adeguamenti Istat delle indennità dei 70 deputati dell’Ars e dopo l’allineamento degli stipendi di sindaci e assessori ai compensi degli amministratori del resto d’Italia, a sala d’Ercole sta per arrivare un disegno di legge che prevede buste paga più ricche per i consiglieri comunali.
In sostanza, secondo il testo in discussione in commissione Affari istituzionali, guidata da Ignazio Abbate, esponente della Dc, il loro gettone dovrebbe crescere in proporzione agli aumenti stabiliti per i sindaci. La legge è già scritta, depositata in commissione, e ha il parere favorevole del governo. A beneficiarne sarebbero tutti i consiglieri comunali dei 391 comuni siciliani, ma l’operazione sarebbe a carico dei bilanci comunali. La questione, sostenuta da una maggioranza trasversale all’Ars, era venuta fuori già durante la discussione della Finanziaria ma fu messa da parte per evitare di ostacolare l’approvazione dell’emendamento sull’incremento delle indennità dei deputati.
La norma già nelle prossime ore potrebbe essere calendarizzata all’Ars dopo la discussione in Commissione. Se per i deputati l’adeguamento Istat è pari ad un aumento di 890 euro in busta paga per effetto dell’inflazione, per i consiglieri gli incrementi potrebbero essere più sostanziosi visto che seguirebbero la scia degli aumenti di sindaci e assessori i cui stipendi con la recente norma, in alcuni casi, sono quasi raddoppiati.
Ad oggi un consigliere comunale, col gettone legato alla sua presenza in Consiglio o nelle commissioni, può arrivare a guadagnare ogni anno meno di 30 mila euro. Gli aumenti farebbero decisamente lievitare questa somma che crescere in proporzione agli aumenti toccati ai sindaci. I primi cittadini delle tre grandi città della Sicilia, per esempio, arrivano ai livelli del presidente della Regione (13.800 euro), per gli altri il compenso è nettamente inferiore, ma prenderanno comunque il doppio di quanto guadagnavano in passato. Adesso, però, bisognerà valutare se l’operazione, che graverebbe interamente sui bilanci comunali, sia sostenibile alla luce della crisi in cui versano molte amministrazioni locali in Sicilia. Ma c’è un altro ostacolo da superare: i consiglieri non hanno uno stipendio fisso ma sommano vari gettoni in base al numero di sedute a cui partecipano. La Regione dovrebbe dunque modificare questo parametro, stabilito da una norma nazionale.