Suora no-vax, denunciata dal fratello al Vescovo - QdS

Suora no-vax, denunciata dal fratello al Vescovo

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Suora no-vax, denunciata dal fratello al Vescovo

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giovedì 02 Settembre 2021

Il fratello medico vaccinatore denuncia: "E' il monastero a Montegalda con la madre superiora che vive di cellulare e di quotidiana e sciocca propaganda No Vax. Il colmo è che è mia sorella"

Lei è una monaca convinta no-vax, lui, il fratello, un medico in pensione che al siero anti-Covid crede al punto da essere uno dei vaccinatori volontari del sistema sanitario.

La loro però non è rimasta una disputa di famiglia, perché il medico, sapendo che anche le altre 5 suore del monastero di Montegalda (Vicenza) sono contrarie all’iniezione, ha denunciato la cosa al Vescovo della Diocesi di Padova, in cui rientra Montegalda, a cavallo dei colli Berici ed Euganei.

Stufo delle titubanze della sorella, il medico, 72 anni, ha scritto – riferisce ‘Il Gazzettino’ – una mail alla Diocesi: “Nonostante l’appello al vaccino del Papa, dei vescovi e del presidente Mattarella… avete un covo di No Vax che spinge in tal senso anche con foto ed appelli al limite del ridicolo.

E’ il monastero a Montegalda con la madre superiora che vive di cellulare e di quotidiana e sciocca propaganda No Vax. Il colmo è che è mia sorella”.

La Diocesi ha risposto oggi all’appello, con una nota del direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali, don Daniele Longato.

“Il vescovo stesso (e altri rappresentanti della Diocesi) – sottolinea – in più occasioni si è espresso per questa scelta responsabile nei confronti di se stessi e degli altri e la Diocesi ha periodicamente informato parroci e realtà religiose della necessità di attenersi alle indicazioni del governo su norme e comportamenti da assumere, distanziamenti, utilizzo delle mascherine”. Quanto al vaccino il richiamo della Chiesa “può essere esclusivamente alla responsabilità personale di ciascuno”.

La monaca no-vax, 77 anni, pare sul punto si rivedere la sua scelta. “Sì, è vero, non sono vaccinata, ma a settembre penso che lo farò. Ho voluto aspettare l’estate perché in estate non c’è grande pericolo. Ma se questo morbo ricomincia e fa tante vittime…allora vado”.

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