Super green pass anche in zona bianca, cosa potrebbe cambiare in Sicilia - QdS

Super green pass anche in zona bianca, cosa potrebbe cambiare in Sicilia

Super green pass anche in zona bianca, cosa potrebbe cambiare in Sicilia

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lunedì 22 Novembre 2021

Alcune Regioni nel corso dell'incontro con il governo durante il quale tutte avrebbero sottolineato la consapevolezza della necessità di agire il prima possibile

Nuovo, colpo di scena per quanto riguarda le misure del nuovo super green pass per vaccinati e guariti, che dovrebbe scattare anche in zona bianca.

E’ quanto avrebbero chiesto, secondo quanto si apprende, alcune Regioni nel corso dell’incontro con il governo durante il quale tutte avrebbero sottolineato la consapevolezza della necessità di agire il prima possibile.

Dopo aver ascoltato le richieste dei governatori, sempre secondo quanto si apprende, ci dovrà essere ora il confronto politico all’interno della maggioranza e la riunione del Cts per il parere sulla riduzione della durata del green pass e sull’obbligo della terza dose per i sanitari.

L’INCONTRO

In un primo incontro interlocutorio con il governo, le Regioni hanno chiesto di “premiare chi si vaccina”, spingendo per dare il via libera al provvedimento che prevede restrizioni per chi ha deciso di non sottoporsi al ciclo vaccinale.

Un vertice – al quale hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli e i ministri della Salute e degli Affari Regionali, Roberto Speranza e Mariastella Gelmini – che è solo l’inizio di un percorso complesso, che prevede anche di sciogliere alcuni nodi, come quello dell’obbligo vaccinale per alcune categorie e quello della durata di tamponi e Green pass.

Una prima certezza arriva sulla terza dose che “sarà possibile farla a cinque mesi dal completamento del primo ciclo”, come ha annunciato su Twitter il ministro Speranza, anticipando il via libera dell’Aifa. “Vacciniamoci tutti per essere più forti”, il suo appello.

“Sono ore delicate”, ammette, parlando di “ulteriori scelte da compiersi nell’interesse del Paese”. Ora la palla passa al governo che, ascoltate le richieste dei governatori, valuterà se e con quali modalità attuare il provvedimento. Il prossimo consiglio dei ministri è in programma giovedì prossimo, ma prima di allora le Regioni hanno chiesto un nuovo vertice per essere aggiornati sulla situazione.

IL NATALE

L’urgenza dell’intervento è giustificata dalla preoccupazione per la risalita dei contagi che potrebbe condizionare non solo il Natale ormai alle porte ma anche la stagione del turismo invernale. L’obiettivo dichiarato è quello di evitare nuove chiusure, come sta avvenendo proprio in queste ore in Alto Adige, dove si sfiora il 18% di non vaccinati e dove Kompatscher ha varato una maxi-stretta che prevede anche il ritorno del coprifuoco per i comuni in rosso.

Il super Green pass richiesto dai governatori – che hanno ribadito l’intenzione di voler accelerare sulle terze dosi coinvolgendo anche gli under 40 – prevede restrizioni per chi non si è sottoposto a ciclo vaccinale. Al momento sembra prevalere l’ipotesi di metterlo in atto nel caso in cui una regione passi in arancione, colorazione che prevede l’obbligo di rispettare chiusure e limitazioni. In quel caso ci sarebbero corsie preferenziali per i vaccinati che potrebbero continuare a frequentare i luoghi di socializzazione, come teatri, cinema o ristoranti, contrariamente ai no vax che vedrebbero preclusa questa opportunità.

“Per chi decide di non vaccinarsi – ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa – è giusto garantire il diritto al lavoro ed i diritti primari, ma se una persona non si vaccina è giusto che abbia qualche restrizione in più”.

IN SICILIA

Musumeci ha già detto sì addirittura all’obbligo vaccinale. Se passerà la linea del green pass anche in zona bianca, potrebbe sparire il tampone rapido (se non per andare a lavoro) per ottenere la certificazione verde, e attività come ristoranti, cinema, stadio e ancora tanto altro solo per chi è vaccinato o guarito dal covid.

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