Anche a Taormina sono operative dalla scorsa settimana le disposizioni emanate dal Governo nazionale relative all’utilizzo del Green pass. Così il settore riparte nel segno della sicurezza
TAORMINA (ME) – In una Sicilia che si conferma meta privilegiata del turismo di casa nostra, quello appena trascorso è stato il primo weekend all’insegna del Green pass. Le nuove disposizioni del Governo nazionale non hanno risparmiato ovviamente anche la capitale del turismo siciliano, dove a dare l’esempio è stato il monumento più importante di Taormina e della regione intera: al Teatro Antico si entra soltanto con il certificato di vaccinazione anti Covid ed esibendo un valido documento di riconoscimento.
In osservanza di quanto previsto da Palazzo Chigi infatti, il Parco archeologico di Naxos ha applicato la nuova normativa degli “accessi sicuri” nei siti monumentali, contingentando l’ingresso soltanto ai visitatori muniti di green pass appunto, in versione cartacea o digitale, obbligatoria per chiunque abbia superato i dodici anni. Regola valida non solo per l’anfiteatro greco-romano, ma anche per gli altri siti gestiti dal Parco taorminese, come l’Isola Bella, il Palazzo Ciampoli, il Museo e l’area archeologica di Naxos e il Museo MaFra di Francavilla di Sicilia.
Uniche alternative ammesse, in mancanza del “lasciapassare verde”, sono una certificazione che documenti anche una sola dose di vaccino – con validità massima di nove mesi – un test molecolare o antigenico con esito negativo, entro le 48 ore antecedenti la visita, oppure una certificazione di avvenuta guarigione dal covid, con validità massima di sei mesi. Oltre ai minori di dodici anni, restano infine esonerati dall’obbligo di esibire il green pass coloro i quali non possono vaccinarsi per comprovati motivi di salute. L’ennesima stretta dunque, è arrivata anche per quello che fino agli anni pre-covid era sempre stato il sito archeologico più visitato della Sicilia, insieme alla Valle dei Templi di Agrigento, con circa novecentomila visitatori l’anno e l’incasso record di sette milioni e mezzo di euro, secondo gli ultimi dati aggiornati al 2019. Numeri poi tremendamente rallentanti con l’insorgere della pandemia.
I nuovi obblighi imposti dal Governo, hanno spinto l’Auditus Srl – società che si occupa dei servizi di biglietteria, sia del Teatro Antico di Taormina che della Neapolis di Siracusa – a organizzare dei punti tampone gratuiti all’ingresso dei siti facenti parte del Parco archeologico di Naxos. Per i visitatori del Teatro Antico, viene così consigliato di rivolgersi al piano rialzato del Palacongressi, dove troveranno ad attenderli i volontari della Croce Rossa e della Protezione civile, per effettuare i test rapidi necessari a quanti siano sprovvisti di green pass. Un servizio studiato per evitare di perdere ulteriormente utenti, e riservato dunque a quanti, pur essendo sprovvisti di vaccinazione o in possesso di un tampone negativo, vogliano prenotarsi almeno due giorni prima della visita al sito, riuscendo così a godere comunque della visita al monumento più importante della Sicilia.
L’iniziativa dei tamponi gratuiti agli ingressi del Parco archeologico taorminese, oltre a rappresentare la ferma volontà dell’amministrazione comunale nell’assicurare un monito di ripresa e sicurezza, è stata fortemente voluta dal Governo Musumeci, per facilitare l’ingresso ai luoghi della cultura dell’Isola. Una squadra guidata dal commissario per l’emergenza Covid nell’Asp provinciale di Messina, che ha ribadito il mantenimento dell’assistenza dalle 8 del mattino alle 20 di sera, grazie alla presenza di un’equipe sanitaria costantemente a disposizione di tutti, all’interno delle fasce orarie indicate. Da sottolineare infine, l’esempio dato dalla società Auditus, nell’aver predisposto gli strumenti utili a tutelare la salute dei visitatori e a garantire i controlli di sicurezza. Così Taormina vuol contribuire a portare a termine una stagione turistica, già pesantemente compromessa dagli strascichi della pandemia.
Twitter: @MassimoMobilia