“Le economie del territorio vengono generate non solo dalle imprese ma anche dal Teatro che avvia un motore di sviluppo che poi si dirama attraverso tutti i territori in maniera diretta, indiretta e indotta e facendo questo genera circa 1.200 posti di lavoro nell’indotto”.
Lo ha detto Giovanni Ruggieri, presidente dell’Osservatorio sul turismo dell’economia delle isole (Otie). “Questo – ha proseguito – è un fattore da considerare perché in realtà oggi a queste istituzioni non si chiede soltanto di svolgere attività culturali, centrali e fondamentali nel core business, ma si chiede anche di fare qualcosa di più per il territorio soprattutto là dove la spesa per la cultura è molto bassa rispetto alla media italiana e in cui in realtà c’è bisogno di un mercato del lavoro là dov’è molto asfittico”.
Ruggieri è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del rapporto: “Il Teatro Massimo e il contributo alle economie del territorio: stima e valutazione degli impatti economici e occupazionali”.
All’incontro con i giornalisti, tenutosi nello storico Teatro palermitano, ha preso parte anche il sovrintendente, Francesco Giambrone. “Oggi possiamo dare delle belle notizie e sono altri numeri che si aggiungono a quelli che già conosciamo. – ha sottolineato – Settimana scorsa abbiamo approvato per l’ottavo anno di seguito il bilancio in attivo. Il 2020 è stato un anno molto complicato caratterizzato dalla pandemia e questi numeri sono ancora più interessanti perché dimostrano in che modo il Teatro contribuisce anche all’economia e all’occupazione del territorio.
Questo mi sembra un dato importante in un tempo in cui pensiamo sempre che questi siano luoghi dove arrivano tanti soldi e in qualche modo vengono sprecati e non spesi bene e invece questi numeri ci confermano che ogni euro, che arriva al Teatro Massimo, rende alla città di Palermo due euro e 25, moltiplicatore due e 25 e ci confermano anche che nel 2019, ultimo anno pre-pandemia, il Teatro Massimo ha dato lavoro a più di 1.270 persone e continua a darne anche ora che siamo all’uscita da una pandemia che è stata per tutti molto impegnativa.
Mi pare il segno – ha concluso – che questi teatri, come il Massimo tra le fondazioni liriche italiane, sono aziende che producono economia e lavoro per il territorio, quindi sono importanti anche al di là del ruolo che svolgono per l’educazione della popolazione, per la formazione e la crescita della comunità”.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha dichiarato: “Cambio culturale significa cambio economico, chi non comprende il rapporto che esiste tra cultura ed economia è incolto. Il Teatro Massimo è un simbolo della cultura che produce economia”.
I dati dello studio, realizzato dall’Otie e dall’ufficio marketing del Teatro, evidenziano tra l’altro come tra il 2017 e il 2019 sia cresciuto l’impatto occupazionale grazie alle spese innescate dall’attività del Teatro.
Roberto Pelos